“Desidero rettificare le recenti affermazioni di chi mi vorrebbe in perenne rottura con il partito”. E' quanto sottolinea Mauro Renzetti, ex consigliere di Fratelli d'Italia per il Comune di Pescara.
“Non sono affatto in rottura con Fratelli d’Italia, al contrario, tutti gli interventi e le valutazioni da me fatte in questi mesi, a livello amministrativo, riguardano suggerimenti e spunti per una gestione realistica della Città per la quale tanto si è fatto.
Ciò che non riesco a comprendere è la mancanza di autocritica e l’atteggiamento insofferente di una certa dirigenza che percepisce ogni suggerimento come una critica e ogni consiglio come un tentativo di lesa maestà.
In questi mesi, ascoltando la popolazione e le sollecitazioni che mi provengono dal comitato Pescara Fortis, che sono onorato di presiedere, ho ritenuto doveroso portare all’attenzione della politica locale istanze molto sentite. Le medesime istanze ho provato a veicolarle tramite i meccanismi di partito che, purtroppo, si sono rivelati carenti.
La carenza organizzativa di Fratelli d’Italia è stata palesemente evidente a ridosso delle elezioni. Ci siamo presentati con un gap di 14 punti percentuali rispetto al risultato della Meloni alle elezioni europee. Questo avrebbe dovuto essere un segnale allarmante che l’organizzazione fosse forse troppo orientata verso gli interessi di pochi amici in vista delle elezioni, piuttosto che verso la costruzione di una squadra forte in grado di competere ad armi pari per il raggiungimento dell’obiettivo massimo.
Ho fatto un passo in dietro alle elezioni provinciali per seguire le indicazioni del partito. Non ho contestato il partito neanche quando, a ridosso delle elezioni, pur avendo raggiunto il risultato numerico necessario per richiedere quattro assessori, si è limitato a chiederne inspiegabilmente solo tre, di fatto lasciandomi fuori dal Consiglio Comunale.
Pertanto, desidero che venga rettificata questa definizione di “elemento in rottura” con il partito. Non ho alcuna distanza ideologica. La mia battaglia, può sembrare strano, guarda a meccanismi democratici: spero si ascoltino maggiormente i cittadini e si ascoltino tutte le sensibilità utili a vincere”, conclude.