Richiamare alle urne tutta la città, in tempi che siano espressione di un voto autentico e democratico. E’ la linea sostenuta da Sinistra Italiana, con il segretario nazionale Nicola Fratoianni, a Pescara. “La vicenda di Pescara è gravissima, ha la dimensione di una grande questione nazionale - ha detto Fratoianni nel corso di una conferenza stampa a Palazzo di Città - le irregolarità sono moltissime e preoccupanti, tali da indicare potenzialmente anche comportamenti che mettono in discussione in modo significativo la qualità della democrazia. Nessuna ombra può rimanere nel percorso elettorale, è necessario che si prenda fino in fondo in considerazione l’ipotesi di ripetere il processo elettorale nella sua interezza”.
Dopo la sentenza del Tar che ha annullato l’esito del voto delle amministrative del 2024, richiamando alle urne 27 sezioni, il prefetto di Pescara ha fissato per il 24 e 25 agosto le elezioni-bis. Gravi e diffuse irregolarità sono state certificate nelle operazioni elettorali.
“Se fossi un cittadino pescarese e scoprissi che ci sono irregolarità così pesanti tali da ripetere il voto in una serie di sezioni, francamente non mi sentirei per niente tutelato rispetto al mio diritto di scegliere da chi essere rappresentato. La difesa di chi sostiene che si tratti di soli errori formali è ridicola, perché se fosse così non ci sarebbe stato bisogno di ripetere il voto neppure in 27 sezioni - precisa Fratoianni - è una situazione molto più grave, proietta ombre e mette a repentaglio l’onorabilità delle istituzioni, la qualità della democrazia, la credibilità e l’autorevolezza della rappresentanza. La reazione unanime della politica, qui e a Roma, dovrebbe essere una sola: chi ritiene di aver vinto senza ombre, affronti la discussione di legittimità perché si ripeta il voto in tutta la città, con una tempistica rispettosa e che non comprima gli spazi democratici. Ci sono tutte le condizioni per una scelta diversa, questa questione non può considerarsi chiusa come un incidente di percorso”.
L’affondo è al sindaco Masci e alle posizioni espresse da Gasparri anche sulla stampa locale. “E’ inaccettabile minimizzare e screditare la magistratura e scaricare la responsabilità sui presidenti di seggio, considerando normale che ombre di questo tipo possano esserci – ha aggiunto Daniele Licheri, segretario regionale di Sinistra Italiana -. Oltre ad essere amareggiati, la priorità ora è che tutti i cittadini possano riprendere la parola e non solo una parte della città. Metteremo in campo qualsiasi strumento utile: la coalizione di centrosinistra sta ragionando su quali sono gli strumenti migliori da mettere in campo, primo tra tutti il ricorso al Consiglio di Stato. Decideremo tutti insieme. La procura accerterà ulteriori ed eventuali responsabilità, la politica prenda ora atto che c’è un problema e che non si può governare con il voto di una parte di città”.
In conferenza stampa anche il candidato sindaco di centrosinistra Carlo Costantini. “Il ricorso al Tar è nato per iniziativa di cittadini che hanno rivendicato la sacralità, la libertà, la genuinità e l’attendibilità del voto - ha detto Carlo Costantini - Il ricorso è nato per riaffermare i principi costituzionali, non nasce dunque da una contrapposizione politica. Oggi, alla luce della sentenza, le forze politiche hanno la responsabilità di fare fronte: le illegalità diffuse hanno compromesso la regolarità e l’attendibilità del voto. Votare a ferragosto, solo in una parte di città, sarebbe un secondo atto di violenza: i cittadini vanno messi nelle condizioni di esprimere il loro pieno diritto di voto e di scelta di governo. Tutte le iniziative saranno protese a questo obiettivo”.