E' stata convocata ieri mattina la conferenza stampa di Sel Abruzzo, presso la sede del Consiglio Regionale di Pescara in Piazza Unione, per presentare il progetto di legge regionale sul reddito minimo garantito. Sono intervenuti, insieme all' On. Gianni Melilla Deputato Sel e a Mario Mazzocca Assessore all' Ambiente e capogruppo regionale, anche Tommaso Di Febo coordinatore regionale e Franco Caramanico dirigente Sel Abruzzo.
Insieme a Grecia e Ungheria, l' Italia è l' unico tra i Paesi europei a non avere ancora questo strumento, nonostante da anni non riesca a venir fuori da una grave crisi economica. Il reddito minimo garantito e' il modo per fornire non solo un sostegno economico per riscoprire quella giustizia sociale che si è persa tra le diseguaglianze di ogni genere ma anche per garantire l'autonomia, la libertà di scelta e poter affrontare un percorso di crescita professionale e di vita nonostante la disoccupazione giovanile sfiori il 50%.
Definita spesso in passato un' iniziativa irrealizzabile, trova attualmente concretezza grazie all' introito nella casse regionali di circa 40 milioni di euro - un tesoretto come lo ha definito Melilla - grazie ai quali è possibile indirizzare, verso 5000 persone tra disoccupati, inoccupati o lavoratori precari, un reddito minimo di 600 euro (7200 euro l' anno) come da proposta di legge nazionale presentata da Sel.
L' importo totale in questione fa riferimento alla gestione del patrimonio pubblico dei bacini idroelettrici: circa 35 milioni provengono dal ricalcolo dei canoni e sovracanoni, dovuti rispettivamente a Regione e a Comuni, dai gestori delle centrali idroelettriche per l' utilizzo dell' acqua. Un percorso difficoltoso anche per via di forti contrapposizioni da parte del Governo Monti, sebbene successivamente nell' aprile 2014 la Corte Costituzionale abbia definito il ricorso del Governo inammissibile e privo di ogni fondamento. L' altra parte della somma, circa 5 milioni, proviene invece dagli importi da pagare in più per le proroghe in merito alle derivazioni d' acqua dopo la scadenza delle concessioni.
Quella del reddito minimo garantito e' una sfida cui Sel dà un' importanza fondamentale tanto esserne la bandiera, il proprio claim, e affonda la radici nel passato: la prima proposta parte dalla sperimentazione del 2009 nel Lazio (sulla cui impostazione si basa il progetto di legge attuale), poi sospesa dalla Polverini l' anno successivo; fu Franco Caramanico che nel 2011 lo presento' in Abruzzo durante la precedente legislatura.
Specifica Melilla come trovare capitali per finanziare il reddito minimo garantito sia assolutamente fattibile: "In Abruzzo la copertura finanziaria e' significativa. Occorrono alcuni miliardi di euro a livello nazionale e, se i regali alle imprese sono finanziati con il bilancio dello Stato, allora e' possibile anche trovare soldi per finanziare una proposta di legge che manca solo in Italia". Ora inizia il confronto con i territori e l' attività di promozione, " pronti a discutere" - come sottolinea Mazzocca - con le forze politiche, le parti sociali e le forze attive della nostra Regione".