"La colpa è delle Asl e dei pazienti ipocondriaci, a sentire Silvio Paolucci, Assessore alla sanità della Regione Abruzzo, i problemi sono di tutti tranne che della sua programmazione sanitaria. Per dirla più semplicemente sbagliano tutti, tranne la Regione. Se non fosse drammatica la situazione dei cittadini e del personale ospedaliero sarebbe da farcisi una risata, invece non c'è niente da ridere. Il collasso dei pronto soccorso a cui stiamo assistendo è drammatico. Nulla che non avevamo previsto: sono mesi, anni, che sosteniamo che il depotenziamento delle strutture interne avrebbe portato al collasso degli ospedali centrali e così è stato".
Il commento arriva dal Consigliere regionale, vice presidente della commissione Sanità , Domenico Pettinari che continua "la programmazione sanitaria di questo Governo regionale è stata un fallimento sotto tutti i fronti. L'incapacità di analizzare i dati, attribuedo le responsabilità del fallimento alle dirigenze ASL (nominate dalla politica) ed ai cittadini che si recano in pronto soccorso, è squalificante per la figura dell'Assessore. Solo nell'ospedale di Pescara domenica sono stati 400 gli accessi al pronto soccorso, ma un cittadino, di domenica d'agosto, a chi dovrebbe rivolgersi per un problema di salute?
I medici non ci sono, la medicina territoriale è assente, soprattutto nei giorni di festa, è incredibile che si dia la colpa agli abruzzesi per questo stato di cose. Dalle parole dell'assessore si evince chiaramente che parla senza sapere com'è la realtà . La sanità non la puoi programmare solo leggendo le carte, devi andare a vedere con i tuoi occhi cosa funziona e cosa non funziona. Devi sapere che nelle domeniche di agosto se ti senti male l'unico posto che trovi assistenza è il pronto soccorso ed il fatto che le strutture presenti siano poche e che il personale non sia a sufficienza non può certo essere una responsabilità del cittadino (che ricordiamolo paga le tasse per avere quel servizio di cui, secondo l'Assessore, si abusa).
Inoltre se è vero, come afferma sempre l'Assessore che la direzione generale non ha eseguito le indicazioni date dalla Regione, allora i dirigenti in questione, che sono stati scelti proprio dalla Regione, vanno mandati via. In caso contrario, ovvero se la dirigenza ASL non è stata messa in condizione di sostenere l'emergenza, a dimettersi deve essere proprio l'Assessore Paolucci. Perché questi, e solo questi, possono essere i responsabili di una sanità al collasso, non certo i cittadini o il personale ospedaliero, che le decisioni purtroppo le subiscono.