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Saldi di fine stagione alla ASL di Pescara. Spunta un bando sospetto

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 “La Asl di Pescara firma il bando per la ricerca del nuovo Dirigente alle Professioni Sanitarie, che verrà assunto facendo ricorso al Decreto legislativo 502 del ’92, il quale richiede ‘figure particolari’ con requisiti specifici per mansioni, evidentemente, straordinarie. Peccato che per la figura del ‘Dirigente alle Professioni Sanitarie’ non sia richiesto alcun requisito speciale o straordinario e, per il reperimento del personale, la legge impone prima di espletare la mobilità tra Enti e poi un regolare concorso.

È l’ultima sorpresa emersa tra gli atti adottati dalla Dirigenza della Asl di Pescara, in clima di ‘saldi di fine stagione’, e che richiede un approfondimento politico e amministrativo. Nel frattempo chiedo l’immediata revoca del bando e il rispetto della normativa, avviando, dunque, le procedure della mobilità per la copertura del posto vacante”.

Lo ha ufficializzato il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri intervenendo sul nuovo atto adottato dalla Direzione Aziendale della Asl.

“Parliamo di un altro ‘pasticcio’ amministrativo che sta creando sconcerto nella gestione di inizio anno della Asl pescarese – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri -: nel mirino è finito il bando con il quale si ricerca una figura apicale, quella di Dirigente alle Professioni Sanitarie che verrà assunto sulla base dell’articolo 15 septies del Decreto legislativo 502 del 92. A fare clamore è stata proprio la scelta normativa, perché la legge citata nel bando riduce la forbice della partecipazione dei professionisti richiedendo ai potenziali candidati requisiti specifici per lo svolgimento di attività d’eccellenza, in altre parole quella norma si utilizza quando si va a caccia di un ‘luminare’ unico nel suo genere, che certamente non può essere reperito tramite un concorso proprio per la sua unicità. Peccato che non sia questo il nostro caso: è infatti evidente che la dirigenza delle professioni sanitarie non implica certamente lo svolgimento di attività particolari che giustifichino il possesso di requisiti aggiuntivi o straordinari rispetto ai requisiti base previsti istituzionalmente dalla legge o dai regolamenti vigenti. E allora il sospetto è che la previsione di particolari requisiti aggiuntivi vadano a favorire un candidato che li ha piuttosto che un altro, escludendo la partecipazione al bando di tutti gli altri professionisti che invece, in base alla legge, potrebbero partecipare. È evidente che la procedura adottata va approfondita in altre sedi istituzionali, e nel frattempo chiedo l’immediata revoca del bando e il rispetto della legge che, per la copertura del posto da dirigente alle professioni sanitarie, richiede prima l’attivazione di una procedura di mobilità tra Enti; poi, in caso di esito negativo, impone lo svolgimento di un concorso che richieda ai candidati esclusivamente il possesso dei requisiti contemplati dalla legge”.

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