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Sai che donare il cordone ombelicale può salvare la vita a un bimbo malato? Ecco come fare

la redazione
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Nel 1974 è stata segnalata nel sangue placentare o sangue di cordone ombelicale la presenza di cellule staminali emopoietiche, simili a quelle che si trovano nel midollo osseo.

Studi successivi, condotti da un gruppo di ricercatori statunitensi, hanno quindi prospettato la possibilità di raccogliere il sangue placentare come fonte di cellule staminali emopoietiche per uso clinico ai fini di trapianto, in alternativa al midollo osseo.

Tali studi hanno, quindi, consentito il rapido sviluppo dei programmi di donazione e bancaggio del sangue di cordone ombelicale e le sue prime applicazioni cliniche come fonte di emopoiesi.

La Banca di Sangue di Cordone Ombelicale della Regione Abruzzo si trova presso l'Ospedale di Pescara ed è attiva dal 1997 grazie all'avvio di un progetto pilota finanziato dall'Istituto Superiore di Sanità.

La donazione del sangue di cordone ombelicale è un atto di solidarietà che offre maggiori opportunità di cura a tutte quelle persone in attesa di trapianto che non hanno un donatore compatibile.

Per donare il sangue di cordone ombelicale è necessario essere in buone condizioni di salute e rispettare alcuni semplici procedure volte al rispetto e alla tutela del donatore e, nello stesso tempo, a minimizzare il rischio di trasmettere malattie al ricevente.

Per maggiori infomazioni visitare sul sito della ASL la sezione Banca regionale del sangue placentare oppure chiamare i numeri 08542523740854252687

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