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Lettera aperta ai pescaresi "Il Ponte Nuovo"

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L'invito che mi permetto di fare è di esaminare insieme, oltre gli schieramenti politici, i problemi che mi preoccupano. Prima che, a danno compiuto, arrivi il ricorso all'amnesia e la reinvenzione del passato.

È prossima l'inaugurazione del nuovo ponte sul fiume Pescara. Le difficoltà, gli ostacoli, la guerra per la sua realizzazione, richiamano alla memoria, per il titolo, una delle dannunziane Novelle della PescaraLa guerra del ponte, appunto. Non sono stato invitato alla incredibile duplice cerimonia per l'inizio dei lavori né dall'amministrazione di centro-destra, né, un anno dopo, da quella di centro-sinistra. Non sarò invitato a quella del taglio del nastro. Anche se nel 2002 la previsione di questo bellissimo ponte fu inserita nel Piano Regolatore Generale dall'Ing. Angelo Faieta (neanche lui invitato) e dal sottoscritto, con l'obiettivo di liberare dal traffico Portanuova e Pescara Centro - bypassando e indirizzando auto e bus in arrivo da sud e Valpescara - direttamente nei parcheggi dell'area di risulta. L'analoga prevista operazione di indirizzo è già stata realizzata a nord collegando via Caravaggio con via Ferrari.

Che accadrà tra qualche settimana?

Dove sarà dirottato il flusso delle auto che attraverserà il nuovo ponte diretto verso l'area di risulta - destinazione per la quale è stato concepito e realizzato - con una diversa Amministrazione comunale che invece di raddoppiare la previsione dei parcheggi fino a 4000 li ha ridotti dagli attuali 2250 a 1900?

La domanda è rivolta alla pattuglia acrobatica dei dirottatori:

  • Avv. Marco Alessandrini, Sindaco di Pescara, quello del restyling da 43 milioni dell'area di risulta che riduce a 1900 gli attuali 2250 parcheggi e vi costruisce galleria commerciale e palazzi residenziali
  • Prof. Paolo Fusero, Direttore del Dipartimento di Architettura dell'Università G.d'A, quello dei "parcheggi di scambio agli ingressi della città"
  • Prof. Stefano Civitarese Matteucci, Assessore all'urbanistica del Comune di Pescara "consulente tecnico di parte nel processo che ha visto imputato Luciano D'Alfonso per il project financing con la società Toto" per l'area di risulta, della quale, appena nominato assessore, rivendica (quotidiano il Centro) la sua storica consulenza in Toto
  • Ivano Martelli di SEL, Consigliere delegato allo sviluppo dell'area di risulta che conferma la fratellanza del suo leader Gianni Melilla con il Prof. Nicola Mattoscio, quello che vorrebbe tenere in ombra la sua operazione Kennedy Center
  • Arch. Giuseppe Di Giampietro, fino a ieri esperto comunale del traffico, quello del "Si dovrà fare in modo che i veicoli provenienti da fuori Pescara non entrino in centro"
  • Enzo Del Vecchio, V. Sindaco Assessore al traffico, scrutatore ufficiale della pattuglia acrobatica.

Riportiamo ora avanti l'orologio della storia e veniamo ai giorni nostri, con il Comune di Pescara che commissiona alla società SINLOC di Padova uno Studio relativo alla riqualificazione dell'Area di risulta ferroviaria al costo di 46.360 euro e oggetto di miei esposti alla Procura Regionale della Corte dei Conti per danno erariale, vista l'incompatibilità con il vigente PRG, e successivamente sostituito dal Comune stesso con un autonomo studio progettuale elaborato dai propri uffici interni.

Lo studio della SINLOC prevedeva una spesa di 12 milioni di euro che il Governatore della Regione ha inserito nel Masterplan Abruzzo con il titolo "Riqualificazione area urbana del parcheggio antistante la stazione ferroviaria di Pescara". Ho fatto presente al Governatore (p.c. alla Sen. Chiavaroli) che rottamato lo Studio SINLOC dallo stesso Comune di Pescara, i 12 milioni del Masterplan potevano essere spesi solo sui parcheggi e quindi poteva iniziare la loro utilizzazione su uno Studio di realizzabilità di "due parcheggi a silos, a Nord e a Sud, in linea con l'estetica della facciata della stazione ferroviaria, che potrebbero ospitare su due- tre ettari (dei tredici dell'area) 2000 più 2000 posti auto e assolvere la funzione di parcheggi di scambio, non in periferia, ma al centro di quella che sta per diventare con Montesilvano e Spoltore la Grande Pescara e con Chieti l'Area Vasta.

Aggiungevo:

"La Regione Abruzzo dovrebbe ormai senza sollecitare l'Amministrazione comunale in crisi d'identità [il Sindaco stava formando una nuova Giunta], assumere direttamente l'iniziativa dovuta per l'attuazione del Masterplan Abruzzo, incaricando per un esame preliminare l'Ing. Giovanni Lupone autore di uno studio specifico in merito".

Precedentemente, il 22 agosto 2016 lo stesso Governatore aveva indetto una specifica riunione nella sede della Regione in viale Bovio a Pescara con la partecipazione della Sen. Chiavaroli, del Sindaco Alessandrini, del sottoscritto, del Cons. Reg. Balducci, dell'Assessore Comunale Paola Marchegiani. Solo il Sindaco di Pescara espresse la sua contrarietà spiegata con le tesi del suo mentore Prof. Fornero. Ma il Governatore mi assicurò che sarebbe andato avanti dando l'incarico all'Ing. Lupone che preavvertii. Venendo meno anche all'intesa con la Sen. Chiavaroli, dal suo cilindro di prestigiatore il Governatore estrasse invece il consulente di Toto, Prof. Civitarese Matteucci che non perse tempo a declamare il teatino Miserere di Selecchy sui parcheggi dell'Area di risulta.

L'eccelso Professore, che si concede momentaneamente a Pescara, dato il suo ribadito avvenire anglosassone nonostante la Brexit, ha ora elaborato un nuovo piano urbanistico per Pescara. Saranno i pescaresi a giudicare la prevista chiusura e pedonalizzazione di Viale Pindaro annessa all'Università, con lo Stadio Adriatico che, ristrutturato o meno, resterà sempre dov'è.

Una vera e propria follia in abbinata all'idea di cacciare le macchine da Pescara - desertificando il centro e mandando tutti in bicicletta - invece di farle parcheggiare nell'Area di risulta. Sulla quale il Professore dovrebbe tacere invece di affermare che "la sua prima sfida è quella della riqualificazione delle aree di risulta dopo trent'anni di attesa". Studi prima il Professore la storia di Pescara: le aree furono acquistate dall'Amministrazione di centro-destra del Comune di Pescara nel 2002 e difese dall'assalto di D'Alfonso e di Toto. I centri commerciali che con grandi parcheggi assediano le attività storiche di Pescara, ringraziano il grande Professore e preparano per lui una festa di ringraziamento.

Io resto affezionato al Piano Regolatore del 2002, che ho contribuito ad approvare e che sancisce per l'Area di risulta "il potenziamento dell'accessibilità veicolare al parcheggio che dovrà essere assicurata da Nord, da Sud e da Ovest con interventi strutturali sulla viabilità di carattere straordinario e innovativo".

Sappiano i pescaresi difendere anche questo diritto che potranno utilizzare con il nuovo ponte che ho voluto e alla cui inaugurazione non sarò invitato.

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