"Per tre pomeriggi ho girato in bici i Comparti 3 (laghetto) e 4 (percorso vita in tutto il suo perimetro) della Pineta Dannuziana. Davanti a me il deserto. Nessuna presenza umana, parchi giochi deserti, un'intera superficie abbandonata a sé stessa e ai pericoli enormi di una scintilla, di un atto criminoso. E allora mi sono chiesto: perché non istituire un servizio di vigilanza, come in altri parchi italiani?".
Se lo chiede l'ex consigliere della Circoscrizione Porta Nuova Antonio Taraborrelli, che poi aggiunge: “Perché non provare a proteggere veramente un patrimonio naturalistico così importante e prezioso per la nostra città? Si spendono tanti soldi per iniziative inutili e di facciata e non si spende un euro per tutelare uno dei simboli identitari di Pescara e dell’Abruzzo. Una Riserva controllata sarebbe un efficace antidoto al criminale di turno”.