Settimo appuntamento con la rubrica "I numeri uno" che quest'anno ci accompagnerà durante tutta la stagione della Serie B. Nella prima puntata abbiamo presentato "Gli antenati", i portieri che si schierarono tra i pali delle stracittadine prima della nascita ufficiale del Pescara nel 1936.Nella seconda abbiamo parlato di Alberto Barlaam e Mariano Fabiani che giocarono nel decennio 1937 e il 1947, nella terza di Pietro Miglio, nella quarta di Vitaliano Pivi, nella quinta di Angelo Boccardi, nella sesta di Aroldo Collesi.Oggi parleremo di Gaetano Bove e Italo Ruggeri.
Gaetano BOVE
Gaetano BOVE
nato a Castel San Giorgio(SA), 4 novembre 1923
20 PRESENZE (circa) dal 1950 al 1951
Inizia la sua carriera nell' Isernia, sua città d’origine, per trasferirsi successivamente al Campobasso. Il Pescara lo ingaggia nel ‘50 , prelevandolo dal Castel di Sangro; in biancazzurro giocherà una sola stagione sfiorando la promozione in IV serie. L’anno seguente viene ceduto in prestito al Tagliacozzo, quindi è la volta del Cassino prima di finire la carriera dove era iniziata e cioè ad Isernia.
Dopo aver smesso con il calcio giocato inizia ad allenare prima ad Isernia, e in seguito sulle panchine di alcune squadre del Lazio e della Campania, dedicando tutta la sua vita al calcio.
Italo RUGGERI
nato a Pescara
10 PRESENZE (circa) dal 1950 al 1951
Secondo alcune fonti Italo Ruggeri (detto Ninì) viene ricordato come un atleta piuttosto alto ma dal rendimento fortemente discontinuo. Si dice addirittura che per il suo carattere un po’ “svampito”, gli amici lo chiamassero “magne e durme”. Verità o leggenda?