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Il lunedì del Delfino

I rischi del turn-over

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A giusta ragione, visti gli ultimi risultati, i tifosi del Delfino si aspettavano una settimana molto diversa: certo, nessuno pretendeva a tutti i costi il bottino pieno nei 180’ previsti ma zero punti non li aveva preventivati nemmeno il più pessimista. E invece eccoci qui, a commentare due stranissime e negative partite, ma con una classifica che, nonostante tutto, vede il Pescara ancora in piena zona play-off.

La domanda che tutti si fanno, molto semplicemente è: “Perché?”. Il calcio è sicuramente lo sport più affascinante del pianeta proprio per il fatto che sfugge spesso a ogni logica e a differenza degli altri, dove nel 90% dei casi la squadra più forte vince sempre, in questo sono davvero tante le variabili incontrollabili, per cui può capitare, ad esempio, che la Nazionale vinca due Mondiali (1982 e 2006) dove davvero nessuno la dava per possibile trionfatrice, mentre negli anni 90’ non ne abbia vinto nessuno, pur essendo partita come favorita in tutti e tre!

E’ evidente, da quanto si è potuto vedere in questi due infruttuosi incontri, che Massimo Oddo abbia deciso di applicare, a prescindere, il turn-over, contravvenendo a una delle principali regole non scritte dello sport: squadra che vince non si cambia. Premesso che solo lui conosce, com’è logico che sia, i motivi di questa scelta, proviamo comunque ad analizzare un’ipotesi plausibile. Nell’apparente consapevolezza che uno dei due posti che assegnano automaticamente la Serie A, in questo Campionato, sia già virtualmente consegnato al Cagliari e che sicuramente anche il Cesena sia in possesso di un organico molto superiore al suo, probabilmente, in prospettiva “obbligata” dei play-off, ha già iniziato a risparmiare le energie, ma non solo, appare plausibile che consideri il Girone d’andata una sorta di “palestra”, al termine del quale, subito dopo la sosta invernale (augurandoci che il Mercato di riparazione non diventi di “distruzione”, come negli ultimi tre anni …), avrà scelto il suo Undici ideale con cui puntare alla Promozione.

Detto ciò, sicuramente il Mister non avrà incassato le due sconfitte con serenità e siamo certi che sia lui che l’intero organico ne trarranno auspici positivi per non incorrere negli stessi errori in futuro.

A Novara, ma anche con la Ternana, abbiamo avuto la conferma della crescita di Vincenzo Fiorillo, senza un ottimo portiere i campionati non si vincono, quindi bene così; ma per vincere occorre anche avere un bomber all’altezza ed è per questo che è stato rispolverato nuovamente Andrea Cocco nella gara di martedì scorso, è necessario che l’attaccante sardo si sblocchi quanto prima, il Delfino ha bisogno assolutamente dei suoi goal, quindi bene ha fatto l’allenatore a schierarlo e dovrà farlo ancora, perché non possono bastare le reti del duo Lapadula – Caprari per vincere tutte le partite, come, infatti, è accaduto.

Al Silvio Piola più di tutti è mancato a centrocampo il genio di Rolando Mandragora, che si è poi furbescamente fatto ammonire a pochi minuti dal termine sabato scorso (così da scontare la comunque imminente squalifica, poiché già diffidato, nel prossimo turno, essendo impegnato con l’Under 21 di Gigi Di Biagio insieme al compagno di reparto Valerio Verre), quando l’impressionante regalo iniziale di Dario Župarić, forse disturbato dal sole, agli umbri e la follia di Michele Fornasier, hanno fatto pagare dazio alla compagine biancazzurra.

Domenica prossima (la Massima Serie riposerà per le gare delle Nazionali) nuova trasferta al Nord, in casa di quel Como, dove Simone Andrea Ganz, figlio d’arte, sta facendo faville; bisognerà fare molta attenzione se si vuole riprendere a fare punti.

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