Dalle ceneri del Mario Rigamonti di Brescia, contro la Virtus Entella è risorto un tenace e grintoso Delfino, capace di spazzare via con determinazione i liguri, pari in classifica con gli adriatici, al fischio d’inizio della gara.
L’Araba Fenice biancazzurra ha saputo volare alta nel cielo del Giovanni Cornacchia, grazie anche a una mini rivoluzione tattica messa in atto da un Massimo Oddo che, settimana dopo settimana, con l’umile consapevolezza dell’inesperienza a questi livelli, almeno in panchina, dimostra una continua crescita del proprio livello tecnico.
Momentaneamente accantonata l’idea di vedere in campo una squadra in grado di dare spettacolo, vista la poca solidità difensiva, al posto degli Under 21, Valerio Verre e Rolando Mandragora, ha schierato un centrocampo solido, meno pensante, ma più pesante, il resto l’ha fatto la buona vena di Ledian Memushaj (quanto mancherà al Delfino, il capitano albanese, durante i play off, impegnato con la sua Nazionale, negli Europei di Francia?).
Ritrovato fra i pali un Vincenzo Fiorillo finalmente privo della mascherina protettiva, causa principale dei due punti malamente persi in casa contro lo Spezia, il fischio finale dell’arbitro Daniele Martinelli ha visto, dopo tanto tempo, nuovamente inviolata la porta del Pescara, che per la verità i giocatori di Chiavari ben poco hanno fatto per mettere a rischio.
Capitolo a parte il “caso” Andrea Cocco, per regalare a lui e alla squadra, che avrebbe bisogno delle sue reti per decollare definitivamente, una nuova occasione, il Mister ha modificato lo scacchiere offensivo, schierandolo affianco a Gianluca Lapadula, arretrando Ahmad Benali sulla mediana insieme al roccioso Alessandro Bruno e Gianluca Caprari sulla trequarti. Dopo un promettente inizio, con un bel colpo di testa in girata che ha colpito l’ennesimo legno di questo sfortunato periodo, ancora una volta la luce si è spenta, con una serie di errori sotto porta, talmente pacchiani da sembrare inverosimili … eppure il maturo pubblico l’ha incitato fino all’ultimo minuto, consapevole dell’eventuale importanza che potrebbe avere, per il seguito del campionato, ritrovare l’implacabile attaccante che lo scorso anno, con i suoi goal, riuscì a trascinare il Vicenza a un passo dalla finale play off (sconfitta nel duplice confronto proprio dal Delfino biancazzurro). Sarà l’ennesima sfida di Massimo Oddo, quella di ritrovare le arti calcistiche di un calciatore sprofondato nel buio di una personale crisi, triste e interminabile.
Intanto il campionato incalza e sabato prossimo si profila un derby quanto mai teso e spettacolare, al Guido Biondi di Lanciano, con i rossoneri tristemente penultimi in classifica, incapaci nell’ultima giornata di riuscire a vincere, in quel di Avellino, una gara che sembrava ormai incanalata nel verso giusto, rimontati e sconfitti con un perentorio 3 -2 che ha invece rilanciato le velleità di classifica dei Lupi Irpini.