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Importante vittoria del Pescara contro l'Avellino

Mancuso e Pettinari mettono al tappeto i lupi irpini

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Gara in salita per il Delfino, che dopo aver subito il prorompente inizio dell’Avellino, ribaltava il risultato, grazie al sempre più decisivo Mancuso e all’ottava rete stagionale di Pettinari: 2 – 1 il finale.

Decima giornata di campionato. Temperatura di circa 21° allo Stadio Adriatico - Giovanni Cornacchia, pomeriggio sereno e umidità al 69%. Ha arbitrato Daniele Chiffi della sezione di Padova, con le due formazioni che si erano così schierate al calcio d’inizio delle ore 15:

Il Pescara schierava in porta Fiorillo, Zampano, Bovo, Perrotta e Mazzotta in difesa, Palazzi, Brugman e Kanouté a centrocampo, Mancuso, Pettinari e Benali in attacco.

L’Avellino di Walter Novellino presentava un classico 4-4-2, con Radu in porta, Ngawa, Suagher, Kresic e Rizzato difensori, Molina, Di Tacchio, D’Angelo e Bidaoui centrocampisti, Ardemagni e Raul Asencio i due attaccanti.

La cronaca della gara:

Occasionissima per gli ospiti al 17’ che approfittavano di un erroraccio di Kanouté, sulla propria tre quarti. Il senegalese serviva inavvertitamente un avversario, che lanciava Asencio in area, ma la sua conclusione era deviata sul palo, alla sinistra di Fiorillo, da un pronto recupero in scivolata di Bovo.

Al 22’ il marocchino Bidaoui entrava in area dopo una decisa azione sulla sua sinistra e faceva partire una precisa parabola che s’infilava sotto la traversa biancazzurra: 0 – 1.

Pareggiava il Delfino al 29’, grazie a una splendida azione di Zampano sulla fascia destra; dopo aver messo a sedere un paio di avversari, serviva un pallone d’oro a Mancuso, che dal limite dell’area piccola non si faceva pregare e di piatto destro non lasciava scampo all’estremo difensore irpino: 1 – 1.

Dopo un minuto di recupero terminava un primo tempo abbastanza divertente, con le due squadre che si erano sfidate a viso aperto.

Nessun cambio, alla ripresa del gioco, era operato dagli allenatori.

Iniziavano le sostituzioni al 63’ con Valzania che rilevava un incerto Kanouté, già ammonito e protagonista di alcuni gravi errori in fase d’impostazione.

Incredibile al 68’, con Zampano, che a porta letteralmente vuota, dopo una respinta di Radu su tiro di Benali, “riusciva” nell’impresa di mettere alto sopra la traversa.

Al 69’ anche Novellino operava il suo primo cambio a disposizione, facendo entrare Laverone al posto di Molina.

Si faceva male (crampi) Raul Asencio al 75’, costringendo gli irpini alla seconda sostituzione, con il guineano Camara.

Arrivava il momento di Del Sole, che al 79’ rilevava uno stanco Benali, autore, tutto sommato, di una buona prestazione.

Tornava al goal Pettinari all’82’ che infilava Radu dal centro dell’area di rigore, grazie a un assist in scivolata del solito Mancuso: 2 – 1.

Tentava la carta Castaldo l’Avellino, che all’84’ prendeva il posto di Rizzato.

Dopo un solo minuto era il capitano irpino D’Angelo a colpire la traversa, a Fiorillo battuto, su cross proveniente dalla destra.

A due minuti dal novantesimo anche il Pescara colpiva una traversa, con Pettinari, pronto alla respinta, dopo un bel tiro da fuori area di Valzania; salvava in entrambe le occasioni l’estremo difensore irpino.

Ultimo cambio della giornata al 92’, con Crescenzi al posto di Mazzotta.

Dopo ben sette minuti di recupero, il triplice fischio dell’arbitro, decretava la quarta vittoria stagionale dei biancazzurri locali, proiettandoli momentaneamente al terzo posto in classifica, a un punto dalla coppia di testa, Venezia ed Empoli. I toscani saranno i prossimi avversari del Pescara, martedì prossimo.

Qualche statistica di seguito:

12 pari i tiri verso le rispettive porte. 8 a 4 per il Pescara i calci d’angolo. Un’ammonizione subita dai padroni di casa, contro le tre degli ospiti.

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