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Il Lunedì del Delfino

Manca lo spettacolo, ma la classifica premia i biancazzurri

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Il livellamento verso il basso, in termini qualitativi, di questa equilibratissima Serie B, consente facili recuperi e altrettanto immediati capovolgimenti, tanto di classifica, quanto all’interno delle singole gare. Il Delfino, non certo partito con il turbo, è fra le squadre che maggiormente sta usufruendo di questo singolare avvio stagionale. Grazie anche alla buona sorte, finora piuttosto benevola con i colori biancazzurri, il team zemaniano si ritrova, pur senza aver mostrato grandi cose, addirittura in terza posizione. Dopo le tante critiche piovute addosso alla squadra, successive alla roboante vittoria nella prima in casa contro il Foggia, causate soprattutto da una difesa fin troppo ballerina, ora sembra già arrivato il momento dei proclami. Non per il Mister, che giustamente predica sempre di mantenere la calma, perché d’altronde, come sempre, le migliori usciranno alla distanza, e non prima dell’inizio di marzo. Calma e sangue freddo, insomma, per ora va benissimo così e anche qualche altra eventuale sconfitta, nulla cambierebbe nei piani, più o meno segretamente ambiziosi, del Pescara.

Il buon momento in termini di risultati è figlio, non tanto degli schemi, che, a detta degli stessi atleti, il boemo fatica a trasferire nelle loro menti, quanto piuttosto delle giocate singolarmente proposte, in maniera alquanto sporadica, da alcuni talentuosi elementi della Rosa. E’ proprio la vena ritrovata dei vari Bovo e Zampano in difesa, di Pettinari e, soprattutto, Mancuso in attacco, oltre che di un Brugman, partita dopo partita, sempre più padrone del centrocampo, a fare in questo momento la differenza. Come dire che i margini di miglioramento sono eccezionalmente ampi e che l’unico, potenziale nemico, verso l’ennesima e sempre sospirata promozione, potrebbe essere solo il temutissimo (almeno da queste parti) mercato di Gennaio, troppo spesso foriero di pessimi avvicendamenti. Preferiamo scriverlo in largo anticipo, a scanso di equivoci, con la non segreta speranza di essere clamorosamente smentiti.

Il match-clou del turno infrasettimanale di domani sera (un solo anticipo, alle 20:30 di oggi, vedrà il Bari di Fabio Grosso affrontare il Brescia in terra lombarda), sarà anche la sfida fra i due migliori attacchi del campionato (20 le reti messe finora a segno dall’Empoli, contro le 19 del Delfino), il che dovrebbe garantire grande spettacolo, sopratutto perché entrambe hanno subito ben 15 marcature. Fortunatamente il calcio sfugge alle logiche matematico-statistiche, almeno nei singoli eventi, non è pertanto escluso che gli estremi tatticismi e l’ottima posizione in graduatoria di toscani e abruzzesi, possa indurre i contendenti in campo a immaginare una redditizia divisione della posta in palio. Staremo a vedere. Certo è che, qualunque sarà il risultato espresso dal campo dopo i novanta minuti di gioco, nulla cambierà in prospettiva per i due club, reduci da una pessima stagione in Serie A e quindi animati dall’immediato desiderio di rivalsa.

Di seguito, per l’ultima gara del mese di ottobre (non era questo, a proposito di statistiche, il mese peggiore di Zeman? …), il prossimo sabato pomeriggio, sarà di scena all’Adriatico il citato Brescia, già sconfitto dal Pescara, a domicilio, lo scorso 11 agosto, nel terzo turno di Coppa Italia, grazie alla rete di Capone e alla doppietta di Del Sole.

Un’ultima annotazione statistica, prima di chiudere, riguarda l’attuale Massima Serie, dove il Benevento, dell’ex Marco Baroni, sembra deciso a battere ogni record, in termini negativi. Nove gare e altrettante sconfitte, con due sole reti realizzate e ben ventidue subite: il nome del Pescara, che così tante volte appare negli almanacchi, rischia seriamente di scomparire al termine di questo campionato! Beh, vuol dire che ce ne faremo una ragione.

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