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Rocambolesca sconfitta del Pescara a Cesena

Pagate a caro prezzo le consuete distrazioni difensive

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Ennesima sconfitta rocambolesca per il Delfino che esce con le ossa rotte dalla trasferta di Cesena. Inutile superiorità di gioco, mostrata soprattutto nel corso della ripresa, vanificata dalle solite amnesie difensive, ormai un marchio di fabbrica di questo Pescara. 4 – 2 il risultato finale con le reti realizzate tutte nel secondo tempo.

Temperatura di circa 12° al campo sintetico Dino Manuzzi-Orogel Stadium, umidità del 70%, leggera pioggia. Ha arbitrato Luigi Nasca della sezione di Bari. Le formazioni si erano così schierate al calcio d’inizio delle ore 18:

Il Cesena di Fabrizio Castori presentava il suo consueto 4-4-1-1, con Fulignati in porta, Donkor, Esposito, Scognamiglio e Perticone sulla linea di difesa, Vita, Koné, Di Noia e Dalmonte a centrocampo, Laribi a supporto di Jallow, in attacco.

Il Pescara di Zdenek Zeman l’immancabile 4-3-3, con in porta Fiorillo, poi Zampano, Coda, Fornasier e Mazzotta difensori, Carraro, Brugman e Valzania a centrocampo, Benali, Pettinari e Del Sole sulla linea avanzata.

La ricchissima cronaca:

Già dopo un solo minuto clamorosa occasione per i padroni di casa, con Dalmonte che colpiva il palo su assist di Jallow, decisiva la deviazione in uscita disperata di Fiorillo.

Senza recupero terminava un primo tempo dominato inizialmente dal Cesena, poi il Pescara era riuscito a condurre il pallino del gioco, risultando però inconcludente e impreciso.

Nessun cambio all’avvio della ripresa, da parte di entrambe le compagini.

Inizio arrembante degli ospiti che nel giro di pochi minuti impegnavano Fulignati in ben tre interventi prodigiosi, due ad opera di Pettinari e nel mezzo uno di Valzania.

Prima sostituzione forzata per il Cesena al 60’, che inseriva Fazzi al posto dell’infortunato Vita. I due erano in ballottaggio già prima della gara.

Finalmente passava in vantaggio il Delfino al 62’ grazie a Benali che raccoglieva da centro area un preciso cross dalla destra di Zampano, il suo piatto destro si infilava beffardamente sotto le braccia di Fulignati, fino a quel momento il migliore in campo: 0 – 1.

Secondo cambio obbligato per i padroni di casa al 65’. Sbrissa per Di Noia, che si era infortunato dopo uno scontro fortuito con Brugmann.

Clamoroso errore di Zampano al 72’ che perdeva malamente palla a centrocampo, lanciando Jallow da solo verso l’area di rigore biancazzurra e il gambiano non perdeva l’occasione per infilare di giustezza Fiorillo: 1 – 1.

Al 75’ ci pensava ancora Pettinari grazie ad un assist al bacio di Brugmann, che gli consentiva di infilare la palla tra il portiere e il palo destro, grazie a una mezza rovesciata mancina: 1 - 2.

Primo cambio ordinato da Zeman al 76’ che faceva uscire Zampano, ancora scioccato dall’errore precedente, al suo posto Crescenzi.

Al 79’ esordio stagionale per Stendardo, che rilevava il claudicante Coda. Contemporaneamente Castori operava il suo ultimo cambio, con Moncini per Perticone.

Proprio il nuovo entrato Moncini, all’81’in mischia costringeva all’autorete Brugmann, che la spingeva nella propria rete: 2 - 2.

Ultimo cambio della gara all’84’ con Mancuso in vece di Del Sole per il Pescara.

Incredibile all’87’ la rete di Moncini, splendida di destro in acrobazia: 3 – 2.

Espulso proprio al 90’ Valzania per un inutile fallo di frustrazione su Sbrissa a centrocampo.

Contropiede micidiale dei romagnoli al 95’ e Donkor fissava definitivamente il risultato: 4 – 2.

Immediatamente dopo l’ultima rete triplice fischio finale del direttore di gara a sigillare la vittoria del Cesena.

Qualche breve statistica di seguito:

18 a 10 i tiri in porta a favore degli ospiti. 8 a 5 i calci d’angolo sempre per il Pescara. Quattro le ammonizioni contro il Cesena contro due (Fornasier e Benali) in capo ai biancazzurri. Per questi ultimi anche un espulsione (Valzania).

A lunedì mattina, come di consueto, con gli approfondimenti de IL LUNEDI’ DEL DELFINO.

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