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La Pro Vercelli torna in corsa per la salvezza affondando il Delfino

Crescenzi lascia subito i suoi compagni in dieci, che alla fine cedono allo scatenato Raicevic

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Gara tutta in salita per il Delfino, che pagava a caro prezzo la follia iniziale di uno dei suoi giocatori più scarsi di questa sciagurata stagione: Alessandro Crescenzi. Il difensore di fascia, proprio all'interno dell'edizione di ieri de IL LUNEDI' DEL DELFINO da noi elencato fra i giocatori inadatti, per caratteristiche e qualità, a questi livelli, in pochi minuti si faceva (giustamente) ammonire per due volte, lasciando i compagni in dieci per tutta la gara. Nonostante l’handicap, la squadra di Pillon riusciva a recuperare il goal subito su rigore, con il suo migliore uomo in campo, Machin, ma alla fine pagava la stanchezza, soccombendo ai piemontesi, che sfruttavano la freschezza atletica di uno scatenato Raicevic, subentrato nel finale. Per la squadra del presidente Sebastiani s’intravede lo spettro della serie C: 3 – 1 il risultato finale.

Trentaseiesima giornata di campionato. Temperatura di circa 19° allo Stadio Silvio Piola, umidità al 63%, parzialmente nuvoloso. Direzione arbitrale di Riccardo Ros, della sezione di Pordenone, con le due formazioni che si erano così presentate al calcio d’inizio delle ore 20 e 30:

La Pro Vercelli di  Gianluca Grassadonia presentava un modulo 4-3-3, con l’ex Pigliacelli in porta, Berra, Gozzi, Bergamelli e Mammarella difensori, Germano, Vives e Castiglia centrocampisti, Bifulco, Rovini e Reginaldo i tre attaccanti.

Speculare 4-3-3 per il Pescara, che schierava in porta Fiorillo, poi Crescenzi, Fornasier, Perrotta e Mazzotta in difesa, Machin, Brugman e Valzania a centrocampo, Mancuso, Pettinari e Falco in attacco.

La cronaca:

Clamorosa ingenuità di Crescenzi che si faceva ammonire al 4’ e poi di nuovo al 10’ per due falli simili, entrambi su Bifulco, lasciando la sua squadra in dieci in pratica per tutto l’incontro.

Costretto quindi Pillon al primo cambio per tentare di riequilibrare la sua squadra al 13’, facendo forzosamente uscire Mancuso per Balzano.

Atterrato Bifulco in area di rigore al 19’ che era facilmente realizzato da Vives, spiazzando Fiorillo: 1 – 0.

Grazie a un rimpallo in area piemontese al 35’, la palla terminava sui piedi di Machin, che lesto la infilava alle spalle di Pigliacelli: 1 – 1.

Dopo due minuti di recupero terminava una prima frazione di gioco che aveva visto il Delfino disputare una gara coraggiosa e determinata, nonostante l’inopinata follia di Crescenzi.

Alla ripresa del gioco la Pro Vercelli presentava Ghiglione al posto di Berra.

Al 63’ secondo cambio per i padroni di casa, con Gatto che rilevava Bifulco.

Ultima sostituzione per i piemontesi al 68’, usciva Rovini e al suo posto entrava Raicevicic.

Seconda sostituzione operata da Pillon al 77’. Usciva Valzania, entrava Carraro.

E proprio l’ultimo entrato fra i padroni di casa, Raicevic all’82’ trovava la rete, alla prima palla buona giocata, sfiorandola di testa e infilandola alla destra di Fiorillo: 2 – 1.

Mossa disperata di Pillon all’86’, che inseriva Cocco per Mazzotta.

In contropiede la chiudeva definitivamente ancora Raicevic al 91’: 3 – 1.

Dopo cinque minuti di recupero, il triplice fischio dell’arbitro decretava la fine della gara.

Qualche statistica di seguito:

24 tiri in porta per i padroni di casa contro gli 11 degli ospiti. 8 calci d’angolo a favore dei piemontesi e tre per gli abruzzesi. Due ammonizioni inferte alla Pro Vercelli, contro le cinque del Pescara (Crescenzi due volte, espulso, poi Pettinari, Balzano e Carraro).

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