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Il Lunedì del Delfino

Mentre a Pescara si respira aria di derby, il governo mette mano alla riforma del Coni

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Settimana di pausa, riposo e riflessioni per il calcio italiano e, quindi, anche per il Delfino. La sosta per gli impegni delle nazionali è giunta quanto mai a proposito, dopo la netta (almeno nel risultato finale) sconfitta di Palermo, costata a Brugman e compagni la vetta provvisoria della graduatoria. C’era bisogno di tirare il fiato, prima della rincorsa finale al titolo, virtuale, ma sempre ben augurante, di campione d’inverno. Certo i rosanero siciliani sembrano nettamente favoriti, una spanna sopra le altre. Tanti giocatori fuori categoria, ben dotati sia tecnicamente, sia fisicamente, in grado di fare la differenza proprio durante la stagione invernale, quando i campi pesanti metteranno in difficoltà squadre più leggere, proprio come il Pescara. Alla Favorita, nonostante i suddetti presupposti, si è però visto un buon Delfino, capace di incutere apprensione al più forte avversario. Questo atteggiamento positivo dei biancazzurri ci conferma che dietro i grandi favoriti, che potrebbero anche iniziare una fuga decisiva, quindi disputare un campionato a sé stante, oltre appunto agli uomini di Pillon, inseriamo il solo Cittadella. In attesa, eventualmente, di vedere all’opera il vero Verona (sperando chiaramente che ciò possa anche non avvenire …), possiamo tranquillamente affermare che Benevento (ieri sconfitto a La Spezia nel recupero della 10ª giornata), Salernitana, Brescia, Lecce e tutte le altre, per il momento non competono agli stessi livelli. Il mercato di gennaio, come al solito, potrebbe ribaltare le succitate graduatorie, ma di questo avremo modo di parlare a tempo debito.

Un breve e doveroso cenno di cronaca alla raccolta dei Bond, terminata con successo, anche se leggermente al di sotto delle previsioni iniziali. Il presidente Sebastiani si è mostrato soddisfatto per la risposta che l’iniziativa ha avuto. Dovrebbe garantire un discreto margine di guadagni ai sottoscrittori, oltre ad alcuni benefit, ma soprattutto dare linfa al progetto di un centro sportivo all’avanguardia. Staremo a vedere.

Lo scorso lunedì, come qualcuno ricorderà, abbiamo dedicato l’editoriale quasi interamente alle polemiche fra Governo e Stampa. Non abbiamo assolutamente intenzione di trasformare questa rubrica calcistica in qualcosa di completamente diverso, ma la notizia della riforma del Coni, inserita nell’attuale Legge di Bilancio, sta facendo discutere molto. Ci sembra quanto meno opportuno provare a fare un pizzico di chiarezza in merito. Senza entrare troppo nel merito della questione, che preferiamo rimandare a testate specializzate in questo genere di argomenti, diciamo che decentrare alcune competenze del Coni, a medio termine, dovrebbe apportare sostanziali benefici a tutto il mondo dello sport. Giovanni Malagò, l’attuale presidente, si è subito scagliato contro la riforma, accusando la politica di voler entrare a gamba tesa in un territorio da cui dovrebbe invece rimanere fuori. Ora, a parte il fatto che nemmeno i più ingenui hanno mai creduto che non ci siano, da sempre, forti connessioni fra i due mondi, ma il denaro che piove nella casse dell’ente sportivo per eccellenza, non è forse pubblico? Quindi, di fatto, come potrebbe la politica non occuparsene? Ciò che forse si mostra meno palese ai più, è che quei soldi sono utilizzati “anche” per gestire nomine e, quindi, potere. Appare quindi legittimo e doveroso che tali incombenze siano di competenza di chi è stato eletto dai cittadini, piuttosto che dalle fazioni politiche. Insomma, la levata di scudi da parte di Malagò, che tra l’altro ha chiamato a difesa delle sue tesi alcuni celebri atleti a lui “cari”, che ci permettiamo di reputare piuttosto inconsapevoli, quanto servizievoli, mostra un malcelato fastidio, da parte di chi, da ora in poi, dovrà probabilmente rendere conto al governo (leggasi società Sport e Salute) delle proprie azioni. Ma questo cambio di rotta, produrrà davvero gli effetti sperati e decantati dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti? Per saperlo dovremo attendere, come accennato sopra, un po’ di tempo. I dubbi ci sono, inutile negarlo, ma d’altronde qualcosa andava fatto: il mondo dello sport nazionale ha bisogno di cambiare rotta, da troppi anni i risultati agonistici sono tendenti allo scarso (con alcune, doverose, eccezioni, ci mancherebbe), a fronte di spese ingenti e mai abbastanza giustificate.

Chiusa anche questa parentesi, extra biancazzurra, puntiamo i fari sull’incontro di domenica prossima, quando, alle 15, l’Ascoli scenderà all’Adriatico, provando a fare risultato. Lo scontro, sulla carta, sembrerebbe abbondantemente alla portata del Delfino, ma occhio, i derby non sono mai gare come le altre. A prescindere dal meteo, farà molto caldo, in campo e sugli spalti: una partita tutta da vivere e gustare, sperando in un lieto finale per i nostri colori.

Oltre che a lunedì prossimo, stavolta vi diamo appuntamento anche in video, stasera, a partire dalle 19:15 (con replica alle 22:30), nel salotto di Gol, su Tvq, canale 19 del digitale terrestre, ospiti di Gianni Lussoso, Ermanno Ricci e Renato Ranieri. Buon calcio.

 

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