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Il Lunedì del Delfino

Tornano i tre punti ma non ancora il gioco

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Lasciato alle spalle un novembre alquanto deludente (con la negativa coda a Perugia d’inizio dicembre), finalmente il Delfino è tornato a sorridere nell’anticipo di venerdì. Tre punti fondamentali, che hanno evitato un possibile tracollo psicologico in casa biancazzurra. Ad essere sinceri il match contro il poco consistente Carpi non ha mostrato segni di risveglio, al contrario il bel gioco della prima parte di stagione continua a rimanere un pallido ricordo. L’unica differenza è che stavolta Madama Fortuna ha deciso che fosse giunto il momento di risvegliarsi dal torpore delle ultime settimane, dando una grossa mano agli uomini di Pillon. Senza il rocambolesco autogoal di M’Baye a poco più di un quarto d’ora dal termine, forse oggi staremmo raccontando dell’ennesima gara sterile e balbettante di questo Pescara versione fine autunno.

Un po’ di luce, in prospettiva, è giunta solo dal reparto difensivo, merito forse dell’innesto di Gennaro Scognamiglio, alla sua prima partita stagionale, dopo il serio infortuno occorsogli, in vece del poco attento Marco Perrotta, che fin qui aveva fatto rimpiangere non poco l’esperto Hugo Campagnaro. Per avere, però, una conferma di ciò, dovremo attendere prove di ben altra consistenza, che non il derelitto Carpi, solitario in terzultima posizione e, quindi, oggi virtualmente retrocesso. A tal proposito sarà proprio il prossimo turno a darci la risposta al suddetto quesito. Il posticipo serale della 16ª d’andata vedrà infatti il Delfino fare visita al Verona, finora abbastanza deludente rispetto alle premesse d’inizio stagione, ma che potenzialmente rimane una seria candida alla promozione, tant'è che già ieri ha sbancato il Vigorito di Benevento, mostrando, forse, il primo importante segnale di riscossa.

Un’altra nota lieta del match disputato e vinto lo scorso venerdì è stato senza dubbio il ritorno al goal di Leonardo Mancuso. Va detto, ad onore del vero, che l’attaccante biancazzurro non aveva comunque mai fatto mancare l’impegno e la grinta anche nelle precedenti, negative, dispute, non suggellate però dalla consueta freddezza e determinazione sotto rete. Nessun segnale positivo, invece, dai compagni di reparto: Gaetano Monachello, autore dell’ennesima prova deludente, appare sempre più lontano dal poter proseguire il suo cammino stagionale qui a Pescara, così come Andrea Cocco, entrambi in odore di cambio casacca a gennaio. Anche il centrocampo non ha fatto bella impressione, come purtroppo è capitato spesso di recente e per di più si deve registrare anche l’ennesimo infortunio, per fortuna non grave come si era temuto, quello del promettente Filippo Melegoni. Il giovanissimo bergamasco, l’unico davvero “in palla” dell’intero reparto, aveva addirittura scalzato dalle gerarchie Machin, prima della distrazione al legamento a inizio secondo tempo, che lo ha costretto all’uscita. Oltre a lui, nella sfida contro gli scaligeri, mancheranno certamente anche gli ormai soliti due, ovvero Fiorillo e Campagnaro, come già detto sopra.

Un’annotazione doverosa per le critiche piovute addosso alla tifoseria, a causa dello scarso numero di presenze durante il match di venerdì. Al termine dell’incontro il Pescara si era trovato al primo posto in classifica, ex equo con il Palermo, per cui a molti è parso quasi scandaloso vedere gli spalti semideserti. In realtà ci sentiamo di poter ampiamente giustificare l’accaduto. Per prima cosa la sfortunata coincidenza oraria con il cosiddetto derby d’Italia, Juventus-Inter, in televisione. Poi lo scarso rendimento delle ultime settimane, infine il freddo e l’umidità notturne, alla vigilia di due giorni di festa. Ridimensioniamo quindi serenamente le polemiche e guardiamo con fiduciosa prospettiva al prossimo futuro, quando di certo l’Adriatico tornerà a riempirsi, se le circostanze e il gioco della squadra lo renderanno appetibile.

Da Madrid, sede della finale di ritorno della "movimentata" Coppa Libertadores, è intanto giunta ieri sera una notizia che farà piacere, se non proprio ai tifosi, di certo alla società biancazzurra. Il River Plate si è, infatti, aggiudicato l'ambitissimo trofeo, ai danni dei rivali del Boca Juniors, grazie a una bellissima rete dell'ex Juan Fernando Quintero nei tempi supplementari. Il talentuoso centrocampista colombiano, di passaggio in riva all'Adriatico nella stagione 2012/2013 (17 presenze e una rete), è stato anche eletto "man of the match".

Prima di chiudere ci duole dover menzionare due fatti di cronaca che nel fine settimana hanno colpito altrettanti ex biancazzurri. Venerdì pomeriggio dei malviventi avevano preso d’assalto, a colpi di piccone, la villa di Massimo Oddo a Montesilvano Colle, mentre nella notte fra sabato e domenica i ladri hanno fatto visita allo stabilimento balneare gestito da Michele Gelsi, il Lido Azzurro, nella zona di Portanuova. In entrambi i casi sembrerebbe ci siano stati, fortunatamente, pochi danni e furti, ma ad entrambi va, a prescindere, il nostro virtuale sostegno.

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