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Il Lunedì del Delfino

Sebastiani contro tutti

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Un Delfino sempre più incerottato e claudicante non è riuscito ad andare oltre il pareggio con una diretta concorrente per l’accesso ai play off, il Perugia. L’anticipo della 33ª giornata, disputato lo scorso venerdì sera, piuttosto noioso per la verità, non ha fornito verdetti, ma consegnato solo tanti dubbi per il prossimo futuro. Entrambe le compagini, annullatesi a vicenda nel corso di quasi tutti i novanta minuti di gioco, non dovrebbero preoccupare le migliori, in vista del rush finale.

Alla presenza di un pubblico davvero risibile per una partita da zona promozione, sebbene chi è rimasto a casa, comodamente seduto davanti alla televisione, non si è certo mangiato le mani per non essere stato presente, il Pescara, pur dando qualche lieve segnale di ripresa, rispetto alla pessima prestazione di Ascoli, ha comunque mostrato tutti i limiti di una Rosa, tanto folta, quanto povera di elementi validi. Tra infortuni e squalifiche, infatti, basti pensare che in vista della prossima gara, prevista per il lunedì di Pasqua in casa del Carpi, squadra peraltro ormai con un piede e mezzo già in serie C, il povero Pillon avrà a disposizione (per ora …) il solo Marco Perrotta da schierare al centro della difesa! Al momento, salvo un miracoloso e improbabile recupero di Andrew Gravillon, venerdì intravisto camminare con l’ausilio delle stampelle (…), il candidato più accreditato a vestire una maglia da titolare nel suddetto ruolo, sarà il giovanissimo (classe 2000) Davide Bettella. Ragazzo di cui si parla un gran bene in prospettiva, ma certo doverlo schierare in una gara che si preannuncia quasi decisiva per entrambe le compagini (per motivi opposti chiaramente), tra l’altro neanche al fianco di un titolare, sarà un grosso, ma inevitabile, azzardo.

Nel frattempo la tifoseria si è apertamente schierata al fianco dell’allenatore, da troppo tempo ingiustamente stuzzicato dal presidente Sebastiani. Già erano rimasti in pochi, quelli che credevano nelle sue parole, ma ormai si può tranquillamente dire che abbia fatto terra bruciata intorno a sé. Alla vigilia del match contro il Perugia, fiutata l’aria pesante, aveva provato a ricucire le distanze, dichiarando, in apparente contrapposizione con quanto affermato fino a pochi giorni prima, che Pillon non era in discussione e quindi, prescindendo dai risultati, sarebbe comunque rimasto seduto sulla panchina biancazzurra fino al termine della stagione. Troppo tardi, però, perché ormai la misura è colma. Una simile ed esplicita presa di posizione dei tifosi, non si vedeva da tempo qui a Pescara e non inganni l’apparente favore nei confronti del Mister, in realtà si tratta di un vero e proprio attacco contro la società. Troppe bugie e atteggiamenti spocchiosi, diremmo irritanti, da parte di Daniele Sebastiani, che a volte, in passato, grazie ai rari favorevoli risultati ottenuti sul campo, era riuscito a far passare in subordine l’ostico atteggiamento caratteriale che lo contraddistingue. Il suo tempo a Pescara è scaduto, per quanto, ne siamo certi, egli non rinuncerà tanto facilmente al ruolo che si è abilmente costruito. Si isolerà sempre di più, continuerà a mandare messaggi tramite microfoni amici, sempre senza contraddittorio, ma non lascerà mai la gallina dalle uova d’oro. Davvero un triste futuro si prospetta per l’intero ambiente. Pescara e i suoi tifosi non meritano tutto questo. L’unica loro colpa (ma non di tutti) è stata quella di credere in quest’uomo, spinti solo dall’amore verso la maglia. I sentimenti, a volte, si sa, fanno smarrire la ragione, ma non per sempre.

Il prossimo editoriale, eccezionalmente, sarà pubblicato martedì 23 aprile, a commento della trasferta di Carpi. Non ci resta, per ora, che augurare una serena Pasqua a tutti i lettori e ai tifosi, nella speranza che presto o tardi possa tornare il sereno in casa biancazzurra, lasciando immaginare come ciò possa eventualmente accadere.

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