Ancora un pareggio ed ennesima occasione mancata per il Delfino in casa dell’ormai condannato Carpi. Diciamo subito che l’impegno non è mancato e che gli uomini di Pillon (anche se non esattamente tutti …) hanno provato a rispondere alla “chiamata” del loro Mister, che in settimana aveva serrato le fila, chiedendo loro il massimo sforzo possibile per non farsi sfuggire l’obiettivo play off. Il vero problema è che questa Rosa sta mostrando tutti i suoi limiti, tecnici e anche fisici, evidentemente sopperiti ad inizio stagione dallo stato di grazia di alcuni, fondamentali, elementi. L’illusione di poter vivere una stagione trionfale era d’altronde scemata al termine del mercato di gennaio, quando, lo ripetiamo per l’ennesima volta, la società ha indebolito l’organico, piuttosto che rafforzarlo.
Solo tre note positive sono giunte dalla trasferta emiliana. La prima, un po’ a sorpresa, ma forse nemmeno troppo per chi conosceva le sue potenzialità, giunge dalla retroguardia, dove abbiamo avuto modo di osservare l’ottima prestazione dell’esordiente Davide Bettella, un classe 2000 di cui sentiremo senz’altro parlare ancora in futuro. Con una prestazione quasi da veterano, insieme a Perrotta, ha ben retto gli sporadici, ma pericolosi, tentativi offensivi del Carpi. Nelle rare occasioni in cui il duo biancazzurro non ha retto, ci ha poi pensato la seconda nota lieta, ovvero la rinnovata certezza di uno strepitoso Fiorillo, praticamente insuperabile. Il terzo e, purtroppo, ultimo cerchietto rosso, l’abbiamo posto intorno al nome di Riccardo Sottil, anch’egli giovane di belle speranze, che sembra crescere di partita in partita. Ieri sera la rete è mancata solo per caso e tanta sfortuna, grazie anche a una strepitosa parata, a una manciata di minuti dal fischio finale, del portiere di casa, Riccardo Piscitelli, forse il migliore in campo in termini assoluti.
Fortunatamente, se davanti le prime quattro, Brescia, Lecce, Palermo e Benevento, sembrano volare rispetto alle altre, risultando ormai imprendibili, dietro al Pescara, quinto con 50 punti, le altre pretendenti ai play off, invece arrancano. A partire dal Verona, sesto con due punti in meno dei biancazzurri, ieri sconfitto pesantemente a domicilio (0-3) dal Benevento, proseguendo con Spezia, Cittadella e Perugia, che addirittura rischiano di farsi rimontare da Ascoli e Cremonese, entrambe fuori corsa fino a un paio di settimane or sono. Sabato prossimo all’Adriatico saranno proprio gli scaligeri veronesi a far visita al Delfino. Un’eventuale vittoria di Brugman e compagni, in vista del forzato turno di riposo nella giornata successiva, consegnerebbe non solo la certezza quasi aritmetica dei play off, ma forse anche il quinto posto finale. Diversamente ci sarà da soffrire fino all’ultima giornata. Ecco perché, stavolta davvero, dall’undici che scenderà in campo alle ore 15 di sabato 27 aprile, ci aspettiamo una prestazione maiuscola, come non se ne vedono più ormai da troppo tempo. Un colpo di coda, forse difficile, ma dannatamente necessario, anche in chiave psicologica, che restituirebbe serenità a tutto l’ambiente e, magari, potrebbe riavvicinare una parte della tifoseria, in vista del rush finale.
Prima di chiudere un doveroso cenno ai ragazzi guidati da Luciano Zauri, che grazie alla sonante vittoria (0-3) in quel di Foggia, nella giornata conclusiva del campionato Primavera 2 girone B, hanno conquistato la promozione diretta, senza passare per i play off. Una piccola, ma al contempo enorme soddisfazione, per i colori biancazzurri, sperando che anche i "grandi" non siano, prossimamente, da meno.