Per come lo si vede giocare, il Delfino dovrebbe orbitare in zona play out, ma il calcio, ormai lo sanno anche le pietre, non è una scienza esatta e, nonostante gli sforzi per renderlo uno sport più tecnologico, probabilmente non lo sarà mai del tutto. Per fortuna, aggiungiamo noi, perché è proprio questa sorta d’imperfezione naturale che lo rende così affascinante ed imprevedibile, il che ci permette di osservare la classifica della serie B, dopo dodici giornate, constatando che il Pescara è in piena zona promozione. Pensare che, fra le sei vittorie fin qui conseguite, si annoverano quelle contro il Benevento e, dall’altro ieri, l’Empoli, ovvero le due superfavorite dai pronostici estivi per il salto di categoria.
Bene, ma non benissimo, insomma, perché se i biancazzurri di Mister Zauri avessero anche portato a casa le gare decisamente alla loro portata, ora la graduatoria sarebbe quasi da fotografare e incorniciare. A scanso di equivoci, pur ribadendo quanto da sempre affermato in merito alle politiche societarie, non ci resta che vedere il bicchiere mezzo pieno. Nessuno deve mai pensare che le critiche giornalistiche siano portatrici di negatività, tutt’altro: chi scrive del Pescara non può che amare questi colori e per questo motivo è tenuto a sottolineare (anche) le cose che non funzionano.
Non è certo una notizia positiva, per l’economia del calcio nostrano, sapere che un campionato come quello cadetto sia sempre più livellato verso il basso, tecnicamente parlando, ma è un dato di fatto che ormai si sia ridotto ad ospitare il surplus delle squadre di serie A più accreditate. Un tempo anche in serie B si programmavano le stagioni, una dopo l’altra e le società più serie, in collaborazione con lo staff tecnico, cercavano di procurare il materiale umano più idoneo al gioco che l’allenatore aveva in mente. L’ultimo ricordo che a Pescara si ha in tal senso è riconducibile alla meravigliosa stagione 2011/2012 e alla sinergia d’intenti fra Giuseppe De Cecco e Zdenek Zeman.
Per il momento accontentiamoci di ciò che passa il convento, quindi, sperando che gli attaccanti delle squadre avversarie continuino a “non vedere la porta”, come ha fatto il grande ex, Leonardo Mancuso, lo scorso sabato. Al Pescara, così continuando, per proseguire a fare risultati, sarà sufficiente mantenere un buon assetto difensivo, specie grazie all’attuale stato di forma dei due centrali titolari, Bettella e Scognamiglio, oltre che affidarsi alle giocate dei singoli, Memushaj, Machin e Galano su tutti, in zona offensiva.
Ora la settimana di pausa dedicata alle Nazionali, prima dell’importante impegno di venerdì 22 novembre, quando sarà la Cremonese, nell’anticipo serale della tredicesima giornata, a fare visita all’Adriatico, per testare le reali ambizioni dei biancazzurri.
In conclusione, quale migliore occasione di quella contestuale alla vittoria esterna del Delfino sul campo della virtuale favorita del campionato, vogliamo con piacere pubblicizzare che è disponibile l’ultima fatica editoriale del giornalista Gianni Lussoso: LA STORIA DEL PESCARA 1925 – 2019. Si tratta dell’edizione aggiornata di uno dei suoi volumi di maggior successo. 416 pagine di notizie, statistiche, formazioni, classifiche, foto, e tanto altro. Insomma davvero un indispensabile tomo che non può mancare nelle librerie di ogni vero tifoso biancazzurro. È possibile richiederlo direttamente all’autore, al prezzo di € 30,00, contattandolo tramite mail all’indirizzo info@giannilussoso.it. Un bel regalo di Natale che farà felice ogni vero tifoso della Pescara Calcio.