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"Con i giusti tempi e con un messaggio di speranza", il ritorno in campo secondo Legrottaglie

L’allenatore del Pescara torna a parlare della situazione attuale legata all’emergenza Coronavirus

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“A noi uomini di calcio chiedono sempre se e quando ricomincerà il campionato, io rispondo che dipende dalle motivazioni che spingono a ricominciare. Se queste hanno a che fare con la vita io dico che sì, spero presto, perché sarebbe bello creare intorno allo sport un messaggio di speranza. Ma ciò andrebbe fatto con i giusti tempi, solo così avremmo occasioni di dimostrare che il calcio non è solamente una questione economica, e di far innamorare di nuovo gli appassionati che pian piano si stanno allontanando da questo mondo. I tempi di cui si parla ora mi sembrano forzati anche perché i giocatori potranno essere preparati fisicamente in 15-20 giorni, ma il vero dubbio è quando saranno pronti mentalmente a riscendere in campo? Questo dobbiamo valutare“.

Così Nicola Legrottaglie, allenatore del Pescara in un’intervista all’Ansa. Il tecnico biancazzurro, anticipando lo stop ufficiale ai tornei, era stato fra i primi a chiedere che si fermasse la stagione considerando la rapida accelerazione dell’emergenza Coronavirus. Poi ha aggiunto: “Sono rimasto impressionato dall’immagine del Papa da solo nell’immensa Piazza San Pietro: un messaggio straordinario“.

Sui suoi canali â€˜social’, infine, un pensiero sulla proposta di riaprire le chiese per la giornata di Pasqua. “Qualcuno chiede di aprire le chiese a Pasqua. Una chiesa vuota â€“ sottolinea – Ã¨ come uno stadio a porte chiuse, non si condivide l’emozione del contenuto, ma non credo sia più importante dell’emergenza sanitaria. E poi ci offre l’opportunità di invitare il Protagonista a casa nostra. Immaginate di avere la squadra del cuore nel vostro soggiorno. E moltiplicatela. All’infinito. Se non possiamo andare in chiesa, possiamo invitare Lui da noi".

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