È ufficialmente iniziato il secondo mandato di Massimo Oddo sulla panchina del Pescara. Stamane si è svolta la conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico, che ha voluto chiudere una volta per tutte il discorso Perugia:
“Sono molto amareggiato da quello che i giornali hanno scritto su un presunto accordo con la società. Sono sempre stato sincero e onesto e non accetto questo. La trattativa con il Pescara è iniziata 5 giorni fa e non ho sentito nessuna trattativa, ho le prove e la prossima volta che vedrò una cosa del genere agiremo per via legali. Ho dato tutto per il Perugia e chi mi ha vissuto sanno quello che ho dato e mi hanno anche ringraziato. Per me l’argomento è chiuso e non voglio più parlarne. Nel calcio non vincono gli allenatori bravi ma quando una squadra ottiene risultati è perché lo permetto l’ambiente, in qualsiasi società per me l’importante è avere l’appoggio. I momenti di difficoltà ci sono sempre e la scelta di Pescara è stata ponderata ma la scelta definitiva è stata l’ambiente, ovvero la società con i direttori che mi conoscono bene e penso che possano proteggermi nei momenti di difficoltà. Il progetto? I giocatori importanti vuol dire che vuole fare cose fatte bene ma il calcio ci insegna che ci sono squadre attrezzate ma non vincono. In questo momento ci dobbiamo attenere alla realtà dei fatti, ovvero che il Pescara si è salvato ai rigori nei play-out, che ha perso giocatori importanti e adesso siamo in costruzione. Il presidente mi ha chiesto di giocare a calcio e questo è la priorità. Non so i risultati che avremo ma voglio dare un’identità e far divertire il pubblico, sperando che tornino allo stadio. L’ultimo dei miei problemi è la sfida, il rischio non mi ha mai spaventato. Io non sono presuntuoso ma credo in me stesso e credo sia fondamentale, si ha la consapevolezza di poter fare un buon lavoro assieme al mio staff, non può bastare ma servano altre cose. C’è un contratto di 2 anni per poter fare un cammino insieme, finalmente nel calcio di oggi si possono vedere cose oltre il risultato. Io penso che la mia ultima esperienza sia sotto gli occhi di tutti. In questi anni sono rimasto, farò tutto quello che ci sarà bisogno di fare per creare dei presupposti. Questi tre anni ho imparato esoneri ma tanta esperienza. Ho grande voglia di rialzarmi e non ho paura, sono sempre lo stesso Oddo, ovvero entusiasta. La ricetta per far riavvicinare la tifoseria? I risultati. Pescara la conosco, so cosa vuole il tifoso pescarese, ovvero al primo posto il divertimento allo stadio. Sono un grande sostenitore del fatto che puoi arrivare a risultati positivi attraverso il buon calcio. Cercare di dare una fisionomia a questa squadra non vuol dire ripetere quello che successe 4 anni fa. Non mi focalizzo sui moduli ma la qualità del gioco. La trattiva nacque 5 giorni fa con una chiamata del Presidente. Stiamo parlando di giocatori funzionali in base a quello che vogliamo fare. Abbiamo pochi giocatori ma importanti come Fiorillo, Memushaj e Galano. Vedremo quelle che saranno le opportunità di mercato, molto difficile a causa delle vicissitudini che ci sono state e a seconda delle opportunità cercheremo di costruire una squadra adatta. La parola “rifondare” è difficile da spiegare. Hai necessità di mettere giocatori giovani ma devono essere stimolati da esperti. Sono convinto che i giovani possano crescere grazie all’esperienza. I direttori stanno lavorando e abbiamo piena fiducia, ho la garanzia di Repetto e di quella che è la mia visione di calcio prenderà i giocatori adatti. Di ruoli e giocatori non parlo, dobbiamo costruire e vedere quello che ci servirà. Tra me e Repetto c’è un rapporto di stima al di là dei risultati, lui capisce me e a volte non chiedo il nome dei giocatori ma il ruolo e lui mi indirizza. Io alleno e lui fa il direttore e sceglie. Quali sono i membri dello staff e amichevoli? Le amichevoli non c’è nulla di ufficiale. Nello staff ci saranno il mio vice Donatelli, Arpini preparatore atletico, Stefano Fiore e Gagliardi che è il preparatore dei portieri. Io sono di Pescara e ho sempre tifato per la squadra, se sarò l’allenatore giusto lo dirà il campo e sono contento di essere tornato. Non sono mai stato contrario tra l’avvicinamento dei tifosi alla squadra perché è fondamentale."

