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Il Lunedì del Delfino

Tutti i retroscena della gestione Sebastiani nel nuovo libro di Gianni Lussoso

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Ennesima indegna prestazione del Delfino, che esce sconfitto anche da Salerno, terminando così il girone d’andata al penultimo posto. Sedici punti, “frutto” di quattro vittorie, altrettanti pareggi e ben undici sconfitte. Quindici le reti messe a segno (solo il Cosenza ha fatto peggio, con tredici) e trentadue quelle subite (peggior difesa della cadetteria). I numeri, insomma, condannano senza attenuanti il Pescara.

Dopo il 2-0 subito dalla Salernitana l’altro ieri, i tifosi hanno attaccato in massa i giocatori, rei di aver disonorato la maglia, per lo scarso impegno messo in mostra, in ciò coadiuvati dalla cassa di risonanza del presidente, che ha minacciato di far cambiare aria a tutti coloro che non intendono onorare la casacca biancazzurra. Ragionando però a mente fredda sulla questione, non ci sembra sia esattamente questo il problema. Fatte salve alcune eccezioni, in realtà i giocatori scesi in campo all’Arechi non sono parsi svogliati, anzi, alcuni hanno provato fino all’ultimo secondo ad impensierire la difesa campana. Come stiamo insistentemente scrivendo già da parecchi mesi, il vero dilemma, che deve far preoccupare ancor più del mancato impegno, consiste nel reale valore tecnico di questa Rosa, francamente di scarsa qualità e lontano dagli standard, almeno medi, della serie B. Se poi ci si vuole intestardire sullo scarso attaccamento a questi colori, beh, forse la società dovrebbe iniziare a chiedersi come possa pretenderlo da atleti che giungono da queste parti o in prestito, quindi desiderosi solo di rodarsi e non farsi male, o a fine carriera o, peggio ancora, fuori forma, per non dire “rotti”. A tal proposito ha fatto sorridere (ma ci sarebbe da piangere invero …) l’ennesima dichiarazione fuori dalla realtà di Daniele Sebastiani, che alcuni giorni or sono, ai soliti microfoni accomodanti di Rete8, ha testualmente dichiarato che “… noi non andiamo a prendere giocatori rotti …”.

Abbiamo accennato, poco sopra, ad alcune eccezioni di giocatori che mostrano scarso impegno in campo. Primo fra questi, esempio emblematico di questa parziale verità, l’attaccante foggiano Cristian Galano. Nel suo caso è proprio impossibile pensarla diversamente, giacché nel girone d’andata della scorsa stagione fece letteralmente impazzire le difese avversarie, risultando uno dei migliori giocatori, in assoluto, della categoria. Poi, improvvisamente, così come si era accesa, si spense la luce, diventando addirittura, in alcune occasioni, un valore in negativo per la squadra. A nostro avviso accadde che il solito mercato invernale a cui ci ha da sempre abituato il presidente Sebastiani, tendente esclusivamente a fare cassa, d’improvviso gli aprì gli occhi: non era affatto approdato in una società ambiziosa, che poteva fargli sognare il raggiungimento della Massima Serie, ma appunto nel regno del ragioniere incassatore. L’aver acquisito questa triste consapevolezza gli ha, evidentemente, tagliato le gambe, non più raggiunte dalla convinzione mentale di dover “fare bene”.

La figura di Daniele Sebastiani, stagione dopo stagione, è ormai assunta, agli occhi della tifoseria, al ruolo di oscura mietitrice del Delfino, ex orgoglio di una città, anzi di una regione. Sfruttato all’osso per far raggiungere al suo padrone i propri obiettivi economici e vanagloriosi, il povero cetaceo biancazzurro si sta per arenare, moribondo, nella stessa spiaggia da cui, dieci anni or sono, fu raccolto. Risorto per essere nuovamente decapitato, dopo aver solo assaggiato il profumo di una gloria effimera, che un permaloso venditore di pasta gli fece sognare.

A tal proposito ci piace segnalare l’ultima fatica del noto giornalista Gianni Lussoso, che fra pochi giorni darà alle stampe un libro destinato sicuramente a far parlare di sé. Il racconto, dettagliato e senza censure, dei dieci anni di presidenza Sebastiani, corredato da nomi, fatti, elenchi e resoconti. Un testo che farà definitivamente chiarezza sulle operazioni economiche fin qui messe in piedi da colui che reggi le sorti del nostro amato Pescara. Chi volesse acquistarlo, può prenotarlo fin da ora a un prezzo speciale, contattando l’autore attraverso il suo profilo Facebook.

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