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Il Pescara crolla a Cosenza e saluta la Serie B

Gara chiusa sul 3-0 dopo 30 minuti di gioco. Grassadonia: "Chiedo scusa alla città e ai tifosi"

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Allo stadio Marulla il Pescara mette la parola fine sulle residue speranze di salvezza ed incassa la retrocessione in Serie C, in virtù della vittoria dell'Ascoli sulla capolista Empoli. Dopo 11 anni di cadetteria e due campionati di A il Delfino torna in C. Per il Cosenza si riaccendono le speranze salvezza dopo aver mandato a k.o. il Delfino in soli 30 minuti di gioco, grazie alla doppietta di Tremolada e Carretta.

LA PARTITA: Occhiuzzi si affida al 3-4-1-2 con Falcone tra i pali, difesa composta da Legittimo, Idda e Antzoula, centrocampo a 4 con l'ex Crecco sulla sinistra e Corsi sulla destra con Ba e Kone a completare il reparto, Tremolada trequartista alle spalle di Carretta e Gliozzi come punte. Per contro Grassadonia che cambia modulo passando dal 4-3-3 al 3-5-2 con Fiorillo in porta, Guth, Scognamiglio e Sorensen in difesa, a centrocampo out Dessena per infortunio Bellanova e Masciangelo terzini con Vladifiori e Rigoni centrali, Machin alle spalle della coppia Giannetti-Odgaard. Arbitro Marinelli della sezione di Tivoli.

Al 6’ il Cosenza passa in vantaggio: Valdifiori commette fallo su Kone, calcio di punizione a favore del Cosenza: alla battuta va Tremolada che mette la sfera all’incrocio dei pali: 1-0. Passano 2 minuti ed i padroni di casa raddoppiano: su contropiede Tremolada serve Carretta che prima scivola poi recupera la sfera salta Scognamiglio e calcia con il sinistro all’angolino: 2-0.

All’11’ la prima chance per il Pescara per tornare in partita con Odgaard che tenta un tiro-cross con Falcone che si salva.  Al 15’ calcio di punizione a favore del Pescara: batte Machin che conclude in porta ma la sfera viene deviata in corner. Sugli sviluppi del calcio d’angolo ci prova Odgaard in area di rigore ma Corsi salva il Cosenza. Tre minuti dopo primo corner del Cosenza con Tremolada che tenta la conclusione ma Giannetti devia di nuovo in angolo. Al 21’ occasione per il Pescara: cross di Machin a cercare in area di rigore Bellanova che non arriva in tempo e la sfera termina sul fondo.

Al 22’ Bellanova viene ammonito per un fallo su Ba, calcio di punizione a favore del Cosenza: batte ancora Tremolada, la conclusione termina sulla barriera poi Kone ci prova dalla distanza ma la palla finisce in curva. Al 26’ primo cambio forzato per Grassadonia: fuori Rigoni causa infortunio dentro Maistro. Al 31’ il Cosenza cala il tris: Gliozzi serve bene Tremolada e fa partire un tiro a giro con il sinistro dal limite: 3-0. Al 46’ occasione per il Pescara: bella conclusione di Valdifiori respinta da Falcone, poi Giannetti ci arriva con scarsa coordinazione e spedisce fuori. Il primo tempo termina 3-0 per il Cosenza grazie alla doppietta di Tremolada ed il gol di Carretta.

Nella ripresa primi cambi per il Cosenza: dentro Trotta e Sueva al posto di Tremolada e Gliozzi. Al 62’ Marinelli della sezione di Tivoli concede un calcio di rigore per il Pescara a causa del fallo in area di Ba su Giannetti. Dal dischetto calcia Machin ma Falcone para la conclusione del centrocampista biancazzurro. Nel secondo tempo si abbassano i ritmi senza grosse occasioni e dopo 4 minuti di recupero Marinelli fischia 3 volte: il Cosenza torna al successo e riapre le speranza salvezza, per il Pescara il discorso è ormai chiuso e manca solo l’aritmetica per il ritorno in terza serie dopo 11 anni tra la cadetteria e due campionati di Serie A.

TABELLINO

COSENZA-PESCARA 3-0

MARCATORI: 6’ 31’ Tremolada (C), 8’ Carretta (C)

COSENZA (3-4-1-2): Falcone; Antzoulas (76’Bouah), Idda, Legittimo; Corsi, Ba, Kone (75’Ingrosso), Crecco; Tremolada (60’Sueva); Carretta (67’Tiritiello), Gliozzi (60’Trotta); All. Occhiuzzi

PESCARA (3-4-1-2): Fiorillo; Scognamiglio, Sorensen (Volta), Guth; Masciangelo, Rigoni (28’ Maistro 77’ D’Aloia), Valdifiori, Bellanova; Machin; Odgaard (Galano), Giannetti (77’Ceter); All. Grassadonia

AMMONITI: Bellanova (P), Sorensen (P),

ESPULSI:

ARBITRO: Marinelli della sezione di Tivoli

GRASSADONIA: tantissima delusione per Gianluca Grassadonia, tecnico del Pescara, dopo il k.o. del Marulla e la retrocessione del Delfino, non ancora artimetica. Queste le sue parole:

“Partita incommentabile ma è giusto metterci la faccia. Chiedo scusa alla città, tifoseria e proprietà e abbiamo subìto un uno-due tremendo. Io sono deluso prima di tutto da me stesso perché quando non si riesce a mettere il carattere giusto questi sono i risultati e dispiace aver buttato via le ultime due partite ed è giusto metterci la faccia sono il primo responsabile e sarete voi ad analizzare ed in questo momento c’è grande tristezza e non siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo. Adesso dobbiamo terminare il campionato mettendoci la faccia. Tanti problemi caratteriali e purtroppo dobbiamo subìre lo schiaffo per iniziare a giocare ed oggi è difficile commentare la gara, abbiamo avuto le nostre occasioni. La società non mi ha chiesto di non parlare ma son stato io a cercare Mucciante per metterci la faccia e chiedere scusa. È finita da tanto tempo e non mi va di commentare gli alibi ed è giusto commentare il presente. Bisogna fare silenzio e giocare con grande dignità ed è quello che ho chiesto alla squadra nel primo tempo.”

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