Il concetto di attività fisica è molto ampio; comprende, infatti, tutte le forme di movimento realizzate nei vari ambiti di vita.
Secondo l’OMS, per “attività fisica” si intende “qualunque movimento determinato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un dispendio energetico superiore a quello delle condizioni di riposo”.
In questa definizione rientrano non solo le attività sportive, ma anche movimenti naturali come camminare, andare in bici, ballare, giocare, praticare giardinaggio e svolgere lavori domestici, che fanno parte della “attività motoria spontanea”.
L’espressione “attività motoria” è sostanzialmente sinonimo di attività fisica.
L'attività fisica regolare e di adeguata intensità contribuisce in modo determinante al mantenimento di un buono stato di salute e alla prevenzione di numerose malattie.
La regolare attività fisica è quindi consigliabile a tutti, ma in particolare ai soggetti sedentari, tenendo conto che la tendenza alla sedentarietà comincia a manifestarsi fin dall'adolescenza per raggiungere il suo massimo nella terza età.
Basta un’attività quotidiana, anche minima, per rompere la sedentarietà e avere benefici.
Per arrivare a 30 minuti di attività fisica moderata al giorno è sufficiente:
- spostarsi in bicicletta o a piedi per andare a lavorare o fare la spesa, evitando la macchina per ogni spostamento;
- una passeggiata nel parco;
- preferire le scale all’ascensore;
- dedicarsi ai lavori domestici;
- pensare a piccoli ma utili stratagemmi, come scendere alla fermata prima se ci si muove coi mezzi pubblici.
Pratiche sportive come il ciclismo e la corsa, normalmente di media-lunga durata, sono in grado di determinare il rilascio delle endorfine, con benefici a lungo termine sull’umore.
A tale proposito i ciclisti e i maratoneti che praticano attività sportive prolungate sono talvolta soggetti alla cosiddetta “euforia del corridore”, caratterizzata da sensazione di euforia dovuta al massivo rilascio di questi neurotrasmettitori.
La corsa o camminata veloce ha un’azione protettiva sul cervello e sul tessuto nervoso in genere; ha una nota azione antinvecchiamento, stimola la formazione di nuove cellule nervose; potrebbe migliorare i deficit neurologici di alcune malattie degenerative come l’Alhzeimer e la sclerosi multipla.
L’esercizio fisico continuato, anche di breve durata, stimola il rilascio di sostanze con azione sul sistema nervoso centrale chiamate endorfine; tanto più intensa e continuata sarà l’attività fisica, maggiore sarà il loro rilascio.
Tali sostanze hanno proprietà analgesiche ed operano anche sui centri del piacere posti nella profondità dell’encefalo: da qui la sensazione di benessere avvertita a fine allenamento.
Praticare un’attività fisica regolare quindi:
- induce l'organismo a rilasciare endorfine, sostanze che provocano un benessere naturale;
- riduce il livello di cortisolo nel sangue, ormone coinvolto nello stress e nella depressione;
- dà una sensazione di soddisfazione che aiuta ad aumentare l'autostima;
- aumenta il livello di serotonina, altra sostanza che migliora il tono dell'umore.
A questo punto abbiamo molti elementi per dire che “lo sport fa bene”, se fatto nel modo giusto, con le dovute motivazioni e adeguati controlli.