Gli innesti di gennaio, Davide Merola e, soprattutto, il tunisino Hamza Rafia, i migliori in campo ieri, insieme a Tommaso Cancellotti, l’unico a potersi permettere di uscire a testa alta anche al termine dei disastrosi match passati, e Marco Delle Monache, hanno consentito al Delfino di tornare non solo al successo, ma soprattutto a convincere.
Certo il Potenza, sommerso con cinque marcature a zero, non si è dimostrato un avversario difficile, ma in fondo non lo erano stati nemmeno il Monterosi Tuscia, con cui i biancazzurri hanno impattato a reti bianche mercoledì scorso, o il Foggia, che aveva sì stravinto 0-4, ma senza mostrare nulla di eccezionale, e via discorrendo per tutte le avversarie degli ultimi mesi. Il problema è che il Pescara aveva praticamente smesso di giocare a calcio, quasi certamente per dissidi di spogliatoio mai del tutto chiariti da una società sempre molto omertosa e poco incline a fornire spiegazioni semplici e oneste.
A questo aggiungiamo, tra il serio e il faceto, la decisione di Alberto Colombo, che finalmente ha schierato fin dall’inizio undici giocatori, consentendo alla squadra di disputare, dopo tanto, un incontro in parità numerica, scelta che molto sportivamente ha voluto portare fino in fondo, allorquando, vista l’espulsione del potentino Gabriele Rocchi, dopo qualche minuto ha inserito Luigi Cuppone al posto dello straordinario Rafia. Vero è che la gara era ormai archiviata, nonostante il “calciatore” nato a Nardò abbia anche provato a riaprirla in qualche modo, rifilando un inutile calcione a centrocampo all’avversario capitatogli a tiro, ma l’arbitro ha optato per un semplice cartellino giallo.
Da segnalare anche il ritorno al goal di Facundo Lescano, autore della quarta rete, dopo essere subentrato al giovane Edoardo Vergani, pure lui finalmente all’altezza delle aspettative d’inizio stagione.
Insomma sembrerebbe essere tornato un minimo di sereno all’Adriatico. Circa le aspettative, però, preferiamo non sbilanciarci, in attesa delle, auguriamoci, future conferme sia in termini di risultati, sia di prestazioni. Se il vero Delfino è quello visto ieri pomeriggio, allora il terzo posto finale lo si potrà considerare in ghiacciaia, fermo restando che i play off restano comunque un Everest da scalare sul lato più ripido.
Prossimo match, domenica prossima ad Andria contro la Fidelis, attuale fanalino di coda del girone in coabitazione con la Viterbese. Fischio d’inizio alle ore 17:30.