Come ha correttamente ammesso anche Zeman nel post-gara, non ci sono state molte differenze, in termini d’intensità e gioco, fra il pareggio interno della scorsa settimana con la Juve Stabia e la vittoria di ieri contro la Gelbison. Il calcio, si sa, non è una scienza esatta e stavolta, semplicemente, è andata meglio per il Delfino, che torna finalmente alla vittoria e si riprende il terzo posto in solitaria, giacché il Foggia si è dovuto arrendere, in trasferta, all’Avellino.
In prospettiva gli obiettivi per il tecnico boemo sono quelli di blindare la terza piazza e recuperare la squadra dal punto di vista fisico e psicologico, per giocarsi poi i play off da protagonisti. Nel frattempo, ieri, abbiamo potuto osservare come, in base alla sua enorme esperienza, sia stato in grado di cambiare le carte in tavola durante i novanta minuti, modificando in corsa uomini e assetti, riuscendo infine a conquistare l’intera posta in palio. Non ha atteso il termine del primo tempo per mandare lo spento Delle Monache sotto la doccia, inserendo quindi anche Lescano nell’intervallo, al posto di un inconsistente Vergani. Per inciso bene aveva fatto, probabilmente, a lasciare l’italo-argentino in panchina dall’inizio, per fargli intendere che da lui si aspetta molto più di quanto fatto vedere nel match precedente, nonostante la doppietta. I risultati si sono poi visti, con il cannoniere biancazzurro autore della rete decisiva e Kolaj, subentrato al giovane attaccante locale, forse migliore in campo. Insomma, la squadra è la stessa, ma è già riuscito a condizionare il risultato con i giusti accorgimenti, cosa che mancava del tutto, o quasi, al suo predecessore.
Qualche tifoso ha voluto anche ricordare che ieri ricorrevano i 160 anni dalla nascita di Gabriele D’Annunzio e come, forse, il Vate sia riuscito, con il suo carisma fuori tempo e immateriale, a bloccare l’eventuale rimonta della Gelbison. Non indaghiamo oltre, ma di certo è bello pensare che quando il Pescara gioca il 12 marzo, una forza in più scenda in campo insieme ai giocatori.
Dopodomani si torna in campo per l’ultimo turno infrasettimanale della stagione, alle 14:30, in quel di Messina, per affrontare i siciliani, al momento terz’ultimi e in piena lotta per non retrocedere. Domenica prossima, poi, stesso orario, si ritorna all’Adriatico, per ospitare la Turris, anch’essa collocata nelle zone basse della graduatoria. Due gare fondamentali per consolidare l’attuale posizione e mostrare quei progressi finora sperati e attesi, ma ancora inespressi.