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Il Lunedì del Delfino

Prosegue il sogno a tinte biancazzurre di tornare a frequentare scenari più consoni all'ambiente

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Prosegue il percorso del Delfino in questi spettacolari e imprevedibili play off, dove mai nulla sembra scontato e deciso. La duplice vittoria contro la Virtus Entella, che ha spalancato ai biancazzurri le porte delle semifinali, ha generato nell’ambiente un rinnovato e più che giustificato entusiasmo, anche perché l’avversario di questo turno non è il Crotone, che sembrava nettamente favorito alla vigilia, bensì il Foggia, storica rivale, i cui destini sono stati spesso incrociati con quelli del Pescara. Basti pensare agli attuali allenatori, Zdenek Zeman da una parte e Delio Rossi dall’altra, entrambi doppi ex nelle rispettive panchine, ma non solo, in quanto l’attuale rossonero è stato persino giocatore con il boemo in panchina. Insomma una sfida che comunque andrà a finire ha già lasciato il segno a prescindere.

La gara d’andata, disputata ieri sera allo Zaccheria e terminata in parità (2-2) ha confermato le caratteristiche più evidenti di entrambe le formazioni: più garibaldina e mai doma quella di casa, molto più tecnica e sorniona quella biancazzurra. Andati immediatamente in vantaggio, i satanelli, forse un po’ stanchi, per le precedenti sfide, vinte sì, ma solo grazie ad enormi dispendi di energie psico-fisiche, si sono fatti rimontare dalla truppa zemaniana, grazie a un rigore ben tirato da Rafia nel primo tempo (meno male che da ieri è entrato in gioco il VAR) e ad una zampata felina di Lescano, al suo ventesimo centro stagionale. Con questo Foggia però “mai dire mai” e infatti il (in fondo meritato) pareggio è giunto a rimettere tutto in discussione. Da sottolineare le particolari scelte di formazione effettuate da Zeman prima e durante l’incontro, che in particolare ha fatto esordire Paolo Gozzi, quasi sconosciuto ai più fino a ieri sera, nel ruolo di terzino sinistro e, durante l’intervallo, il terzo portiere Andrea D’Aniello: per entrambi una buona prestazione da ricordare.

Giovedì 8 giugno, con fischio d’inizio sempre alle 20:30, l’Adriatico farà da teatro ad un ritorno che si preannuncia al cardiopalma. Stavolta in caso di ulteriore parità si dovranno disputare i supplementari e, infine, i calci di rigore. Per ovvii motivi il Delfino partirà con i favori del pronostico: in casa, con il supporto di un pubblico sempre più caldo e ritrovato, ma soprattutto con la rinnovata consapevolezza di poter raggiungere un traguardo che fino a qualche mese fa sembrava pura utopia. Oltre ad una Rosa che appare tecnicamente superiore, il principale vantaggio a favore del Pescara potrà essere la condizione fisica, questa senza dubbio migliore rispetto a quella del Foggia. Attenzione però, gli uomini di Delio Rossi sembrano possedere più vite dei proverbiali gatti, sarà pertanto fondamentale mantenere altissima la concentrazione fino al termine.

In caso, come tutto il popolo biancazzurro sogna, di vittoria, la doppia finale al momento si disputerebbe contro il Cesena, uscito vincitore per 1-2 in quel di Lecco, ma occhio ai lombardi, anche loro mai domi e capaci di rimonte impossibili.

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