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Il Lunedì del Delfino

Vergogna, solo e semplicemente vergogna

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Ennesima, bruttissima e penosa pagina scritta a caratteri indelebili da questa società senza più vergogna. Raramente si era visto un Delfino così dimesso come quello messo malamente in campo ieri pomeriggio all’Adriatico contro l’Ancona da un imberbe Emmanuel Cascione. Eppure si trattava di una gara relativamente importante, sia per conquistare un posto migliore in vista dei pur inutili play off, sia per salvare almeno la faccia davanti ai pochi tifosi presenti, che chiedevano solo una prestazione d’orgoglio contro gli storici avversari Dorici. Invece i biancorossi hanno letteralmente passeggiato sulle macerie del Pescara, con un goal per tempo, nemmeno troppo spingendo sull’acceleratore, regalandosi così la speranza di salvarsi, all’ultima giornata, senza passare per i play out, cosa che fino a una settimana fa pareva un’utopia.

Praticamente i biancazzurri non hanno mai tirato verso la porta avversaria. Ci sarebbe, per assurdo, da sperare in un’indagine dell’ufficio inchieste FIGC, così almeno si potrebbe giustificare lo schifo visto in campo. Priva di un attaccante degno di questo nome, la Sebastianese dell’inesperto Cascione, almeno fino alla gara vinta ad Olbia, sembrava aver messo ordine in difesa: pura illusione anche questa!

A fare da antipasto a questa vergognosa prestazione, l’ennesima di un’ormai lunghissima serie inanellata in questa dozzina di ultimi anni, in settimana ci siamo pure dovuti sorbire la solita pagliacciata della presentazione Sponsor Day, con annesse dichiarazioni copia e incolla di futura e prossima cessione societaria, grazie ai consueti, stucchevoli e fastidiosi, quanto “profetici” microfoni amici. L’orrore nelle parole di Gianluca Di Marzio, ospite della giornata, con tanto di maglia gentilmente donatagli, che ha lodato le imprese di questa società, quale esempio per tutto il calcio italiano! Se anche un uomo che vive di calcio non riesce a capire che questo sport può sopravvivere esclusivamente rispettando i tifosi, anziché farsene beffe per tirare su moneta, allora è davvero finita. Caro Di Marzio, cosa gliene può interessare ai tifosi se qui i giovani vengono coltivati, tutelati e venduti, in stile allevamento intensivo? Che esempi fai di Bari, Palermo, ecc. che sono fallite? Fallire sarebbe il problema? Certo, per chi comanda lo sarebbe, ma non per i tifosi, che pur di liberarsi di questo tumore sarebbero ben disposti a ripartire anche dall’Eccellenza! Ha pure portato sfortuna, suo malgrado, citando il bel lavoro che sta svolgendo Cascione! Non riportiamo per intero tutto quanto detto da quest’uomo, fra un sorriso compiaciuto e l’altro, per pura pietà. A lui auguriamo solo di rinascere tifoso del Pescara e ritrovarsi a soffrire per una Sebastianese qualunque, forse comprenderebbe ciò che ha dichiarato. 

Domenica prossima ultima giornata di questo ennesimo calvario, in quel di Fermo, contro una squadra già aritmeticamente penultima. Rimarrebbe un’ipotetica soddisfazione da cogliere, in effetti, ma puramente simbolica e indipendente dalla volontà del Delfino: a cinque giornate dal termine del campionato di serie A, la Salernitana, con solo 15 (quindici) punti all’attivo, potrebbe ancora togliere al Pescara targato Sebastiani, uno dei tanti record negativi fin qui accumulati dalla sua fantasmagorica gestione, ovvero quello del minor numero di punti conseguiti in un solo campionato a venti squadre, per la precisione 18 (diciotto) nel 2016/2017. Sarebbe una gran bella soddisfazione …

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