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Il Lunedì del Delfino

Baldini entra di diritto nell'Olimpo biancazzurro

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Al termine di uno scontro durissimo e da leggenda il Delfino, come tutti sappiamo, è riuscito ad avere la meglio sui più quotati avversari della Ternana. Sì perché diciamolo pure, in qualsiasi altro sport il Pescara non avrebbe avuto scampo, troppa la differenza di valori tecnici in campo, ma il calcio sa regalare queste sorprese, emozioni uniche dove nulla può essere dato per scontato e fare pronostici un’impresa davvero ardua. In 400 minuti, fra andata e ritorno in campionato e poi nella finale play off, si è consumata una sfida epica, nella quale il Davide biancazzurro alla fine ha sconfitto il Golia rossoverde.

Dopo quattro anni di sofferenze e cocenti delusioni, ma aggiungeremmo anche gli ultimi due di serie B, entrambi terminati con retrocessioni sul campo, quindi ben sei, finalmente il popolo biancazzurro è tornato a gioire e disputerà, intanto, almeno il prossimo campionato cadetto. Pur sempre una categoria in meno rispetto a quella ereditata nel 2012 da questa società, ma per ora va bene così, ci mancherebbe.

L’eroe assoluto della serata di sabato 7 giugno, che nessun tifoso potrà mai dimenticare, è stato Alessandro Plizzari, di mestiere portiere. Un predestinato delle giovanili del Milan, cui però un infortunio proprio nell’anno dell’esordio fra i professionisti, guarda caso in serie B con la Ternana, frenò la rincorsa fra i grandi. Doveva giocare titolare per riprendere da dove aveva iniziato, ma nessuna squadra di A o di B poteva rischiare, quindi l’opportunità offertagli nel 2022 dal Pescara, in serie C, magari con qualche rammarico iniziale, lo colse pronto. Oggi possiamo dire con assoluta certezza che quella scelta, tanto per lui, quanto per il Delfino, fu quanto mai azzeccata. La sua data di nascita d’altronde, 12 marzo, la medesima di un certo Gabriele D’Annunzio, qualche sospetto su come sarebbe andata a finire ce l’aveva dato. Peccato che, a meno di clamorosi rovesci di mercato, la prossima stagione lo ritroveremo da avversario, con la casacca lagunare del Venezia: quelli bravi difficilmente restano da queste parti, ormai lo sappiamo.

Fabio Liverani, il trainer umbro subentrato lo scorso 1° aprile ad Ignazio Abate per provare a riportare subito la squadra nella serie cadetta, da dove era retrocessa lo scorso anno, era convinto di farcela e aveva anche affermato alla vigilia di non avere alcun timore del pubblico biancazzurro, d’altronde non sono i tifosi che scendono in campo. Purtroppo per lui non è andata così, il calore dei ventimila presenti l’altro ieri sugli spalti insufficienti dell’Adriatico, ha davvero spinto i cuori dei giocatori con la casacca a strisce bianche e azzurre oltre l’ostacolo, servendogli la più cocente delle beffe. In fondo non poteva che subire uno scherzo, vista la data scelta dai dirigenti umbri per ingaggiarlo.

Ne abbiamo parlato spesso, ma in chiusura è impossibile non nominare Silvio Baldini e il suo staff tecnico, capaci di ribaltare i pronostici oltre ogni limite e di crederci davvero in quest’impresa, quando nessuno gli dava credito, compreso chi vi scrive. Le tante brutte prestazioni del girone di ritorno, ora lo sappiamo, erano il frutto di una preparazione mirata ad arrivare in forma per i play off, visto che ormai l’Entella, ma anche la stessa Ternana, non erano più raggiungibili. Ha giocato un jolly il tecnico toscano e ha vinto la sua personale sfida con il destino, ancora una volta. Si è chiaramente voluto togliere i classici sassolini dalla scarpa al fischio finale e ci sta, gli è dovuto, ma fra le tante frasi ad effetto ce n’è una in particolare che ci ha colpito: “Pescara è un posto che non ricordava più di essere felice!”. Hai ragione caro Silvio, da vendere, ma vogliamo chiederci il perché o facciamo finta di non saperlo?

Al termine dei giusti festeggiamenti a caldo, altri sicuramente ne seguiranno, la tifoseria ha subito iniziato a porsi quesiti sul futuro prossimo della società. La notizia ufficiosa dell’ingresso di Marco Verratti è diventata ufficiale nei minuti seguenti al fischio finale del match. Finalmente gli arabi, sebbene indirettamente, ci restituiranno una piccolissima parte di ciò che hanno sottratto al nostro calcio, non solo locale. Grazie al suo ingaggio faraonico e all’amore che non ha mai dimenticato per questi colori, l’ex centrocampista della Nazionale ha deciso di contribuire fattivamente al rilancio del Pescara. Se il sogno tanto invocato da Baldini deve continuare e non vogliamo ancora aprire gli occhi, ebbene cosa ci sarebbe di più bello se non chiudere un’incredibile parabola di eventi iniziati nel campionato 2011/2012, fra alti e tantissimi bassi e tornare al più presto in serie A, dove il nostro Verratti magari potrebbe chiudere la sua carriera, disputando con la casacca biancazzurra le sue prime e ultime gare nel Massimo Campionato? Un presidente/calciatore, roba da film hollywoodiano o quasi.

Mentre sogniamo, ma ad occhi aperti, restiamo anche però con i piedi ben ancorati a terra. I recenti fallimenti di Brescia e Spal, tanto per citare le due più famose, nell’ambito di sospetti pagamenti fiscali in criptovalute e non solo, devono farci, purtroppo, sempre ricordare che il calcio moderno non si gioca sempre sui rettangoli verdi.

A proposito, come già abbiamo spesso scritto, alla luce dei previsti commenti di poco spessore culturale, sia sportivo sia umano, letti nelle ultime ore, ribadiamo che nell’animo di un singolo individuo possono tranquillamente albergare le due personalità del tifoso e del giornalista, purché restino sempre ben distinte fra loro. Chi non sa coglierne le differenze merita zero rispetto, ovvero lo stesso che sa dare. Il tifoso si arrabbia quando la squadra perde e urla di gioia quando vince, ma il giornalista, quello vero, non il semplice reggitore di microfoni o, peggio, quello non libero, come ci ha sempre insegnato il Maestro Gianni Lussoso, scrive a schiena dritta sempre ciò che accade, da cronista puro, dopo aver approfondito le notizie, che a volte, ebbene sì, possono essere non positive. Sull’ormai famoso carro del vincitore ci può salire, al limite, il tifoso, mai il vero giornalista, anche se, come detto, le due anime appartengono allo stesso corpo. A buon intenditore …

Prima di chiudere con le ultime righe di questa stagione, ringraziamo ancora una volta l’artista pescarese Christian Serafini, che con i suoi disegni ci ha accompagnato in queste settimane conclusive: ha portato sicuramente fortuna al nostro Delfino, quindi riproponiamo qui tutte le sue vignette, con la promessa di riaverlo con noi anche in serie B.

La stagione ufficiale del Pescara avrà inizio all’Adriatico, il 10 agosto, nel turno preliminare di Coppa Italia, quella dei grandi stavolta, ricevendo il Rimini, ammesso di diritto in quanto vincitore quest’anno di quella di serie C. In caso di vittoria, la settimana successiva si andrà a Parma, per una suggestiva sfida contro una squadra di serie A. Sette giorni dopo, finalmente, la prima di campionato in serie B. 

A rileggerci, per chi vorrà, fra meno di tre mesi. Buona estate, buon calciomercato e, mai come adesso, SEMPRE FORZA PESCARA!

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