“Lunedì 1 febbraio, in un incontro con la stampa, Luciano D’Alfonso ha annunciato l’uscita dalla crisi del centro agroalimentare “La Valle della Pescara”: si tratta dell’ennesima bufala”. (Leggere l'articolo sull'incontro di lunedì)
Con tali parole si è espresso il consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo, in conferenza questa mattina presso la sede della Regione Abruzzo in piazza Unione a Pescara; al suo fianco, nel ruolo di ostinati difensori della verità, anche il consigliere Lorenzo Sospiri e l'ex presidente del mercato ortofrutticolo Stefano Costa.
La situazione di tranquillità che si evidenzia con la nuova presidenza di Alfonso Aielli in questo momento, il beato rilancio del Centro festeggiato un anno dopo da D’Alfonso ed il risanamento dei conti descritto, sembrerebbero essere solo calma apparente.
"Ancora una volta - prosegue Febbo - i fatti smentiscono le chiacchiere del presidente D'Alfonso che non ha risolto proprio nulla. Siamo stati noi a cominciare un percorso che stava portando dei risultati positivi. Il problema da affrontare, e risolvere oggi, è solo uno e riguarda la proprietà immobiliare che provoca le perdite di bilancio per imputazione dell'ammortamento nel conto economico. L'unica soluzione quindi è l'acquisizione, a costo zero, da parte della Regione del 23% delle quote degli altri Enti in modo da diventare proprietaria del 100%”.
Il percorso avviato dal Cda presieduto da Stefano Costa, secondo quanto spiegato dal consigliere, è stato danneggiato proprio dal nuovo Governo regionale che avrebbe l’unico merito di aver portato avanti l'acquisizione della società Sma, che gestisce alcuni servizi all'interno del mercato (dai bilanci spesso in rosso) e ha 7 dipendenti.
Secondo Febbo infatti “il mutuo milionario che grava su “La Valle della Pescara” (e che risale a circa 20 anni fa) non è stato affatto rinegoziato e non sono stati pagati altri debiti trascinati da esercizi molto precedenti, tant'è che alcuni creditori si sono affrettati a smentire quanto dichiarato nel corso della conferenza stampa di lunedì scorso. L’unica cosa naturale che è stata fatta è quella di pagare una parte del debito milionario che il Centro agroalimentare aveva nei confronti del Comune di Cepagatti. Quindi tutte le problematiche restano irrisolte, e tra qualche mese saremo punto e a capo, con altri costi da fronteggiare".
“Forse il Presidente D’Alfonso non rammenta di essere stato anche lui un membro del Cda “La Valle della Pescara”dal 2005 al 2009 .– ha ironizzato l’ex presidente Costa - Il mio Cda aveva fatto dei tagli significativi ed avevamo deciso poi per la liquidazione preventiva proprio per difendere il patrimonio immobiliare ed arrivare a una cessione gratuita da parte degli Enti proprietari del restante 23% del Capitale Sociale; con il nostro piano industriale c'erano tutti i presupposti per garantire alla Regione il pagamento di un affitto per 400.000 euro annui a rimborso del mutuo residuale. Il 20 ottobre 2014 quando è stata revocata la liquidazione, il nostro operato è stato definito come attento e preciso - spiega Costa - dunque non mi spiego, ora, il perché delle offese al nostro operato”.
Costa ha altresì sottolineato come interesse è stato dimostrato anche da parte del Governatore Gianni Chiodi a riguardo: i dirigenti della Regione Abruzzo, infatti, fecero una relazione su come si potesse intervenire per salvare il Centro, ossia far diventare la Regione Abruzzo unico proprietario dell’immobile.
“Il governo di centrosinistra ha deciso di fare tutt'altro: non e' stato rinegoziato nessun mutuo, non esistono documenti che lo attestano; probabilmente aumenteranno gli affitti a carico dei commercianti. Sono stati sbloccati 1,2 milioni di euro che noi avevamo pignorato e se anche oggi hanno liquidità a disposizione tra 1 o 2 anni ci saranno enormi problemi. Tra l'altro, i revisori dei conti che hanno sempre dato parere negativo ai nostri bilanci oggi, al primo della nuova gestione, hanno dato parere positivo nonostante siano state rilevate le stesse criticità”- ha concluso Costa.