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Punture di insetti: quando pensare alle allergie e come difendersi

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La maggior parte degli individui, quando sono punte da  Apidi e Vespidi, manifestano "reazioni locali" con dolore, gonfiore, arrossamento e prurito, solo nel sito della puntura. Una piccola percentuale delle persone che vengono punte - circa 10-15% - va incontro a "reazioni locali estese" caratterizzate da grandi aree di gonfiore che possono durare fino ad una settimana. Una quota ancora più piccola di persone può avere reazioni allergiche in piena regola che possono essere potenzialmente fatali come nel caso dell'anafilassi.
I sintomi dell'anafilassi sono:

- Prurito e orticaria su ampie zone del corpo
- Gonfiore alla gola o della lingua
- Difficoltà di respirazione
- Vertigini
- Crampi allo stomaco
- Nausea
- Diarrea
- Nei casi più gravi, una rapida caduta della pressione arteriosa può provocare  shock e perdita di coscienza.

Circa lo 0,5% dei bambini e il 3% degli adulti sviluppano una reazione anafilattica dopo la puntura di questi insetti. Purtroppo, la maggior parte delle persone non sono consapevoli di essere allergici alle punture di insetti fino a quando non hanno sviluppato una reazione. I test allergometrici, d'altro canto, non riescono a prevedere future sensibilizzazioni ma solo a verificare sensibilizzazioni già avvenute in passato.
Alcuni accorgimenti, d'altro canto, possono essere di aiuto per evitare le punture degli insetti:
- Rimanere fuori dal "territorio" dove sono presenti nidi di insetti pungitori;
- Rivolgersi a professionisti addestrati per distruggere i nidi degli insetti se presenti vicino casa;
- Non bere da una lattina aperta quando non è possibile vederne l'interno. Le lattine sono i luoghi preferiti dalle vespe per nascondersi;
- Non tentare di schiacciare gli insetti pungitori se ci veniamo a contatto;
- Evitare di indossare profumi intensi e vestiti dai colori sgargianti quando siamo all'aperto;
- Durante i picnic, conservare tutti gli alimenti coperti fino al momento di consumarli.
In Italia, le reazioni allergiche da punture di insetto dipendono essenzialmente da  Apidi e Vespidi. Per sapere di più a proposito delle allergie al veleno di questi insetti è possibile leggere l'articolo in questo link.

Quando consultare un Allergologo

Chiunque abbia avuto una grave reazione avversa ad una puntura di insetto deve consultare un Allergologo. Lo specialista, dopo  aver ascoltato la storia del paziente, potrà decidere di intraprendere i test più appropriati e prescrivere i farmaci per la gestione di una eventuale nuova reazione in caso di ri-puntura comprendenti anche l'adrenalina autoniettabile.
I test allergometrici servono per individuare a quale specifico veleno di imenottero il paziente si è sensibilizzato e scegliere l'estratto, o gli estratti, più appropriato/i per l'immunoterapia specifica. Quest'ultima rappresenta l’unico mezzo di prevenzione attuabile negli individui a rischio di anafilassi da punture di insetti. In questi pazienti, il rischio di reagire a nuove punture si riduce fino a al 3% rispetto a quello dei non trattati, che è di circa il 50%. Tale trattamento è considerato insostituibile e salvavita e, pertanto, è a carico del Sistema Sanitario Nazionale (ovvero, gratuito per il paziente) nella maggior parte delle regioni d'Italia compreso l'Abruzzo.

Riferimenti
Allergia a veleno di Imenotteri (Apidi e Vespidi)

Dr. NICOLA VERNA
Specialista in Allergologia ed Immunologia Clinica
Via Vasco De Gama, 37 - 65126 - Pescara
Tel. e fax (+39) 085 65360 - Cell. (+39) 339 6268483

N.B.: I contenuti di questo articolo hanno uno scopo puramente informativo e non intendono, in alcun modo, sostituirsi al consulto, alla diagnosi ed al trattamento del proprio Medico di Medicina Generale e/o del proprio Specialista di fiducia. Da parte dell'autore vengono messi in atto tutti gli sforzi per rendere i contenuti chiari, aggiornati e facilmente comprensibili dal pubblico più vasto possibile. La Medicina, però, è una scienza in costante evoluzione e, quindi, dopo qualche tempo dalla pubblicazione, i concetti espressi potrebbero essere superati o, addirittura, non più validi. E' chiaro, pertanto, che è solo il Medico di Medicina Generale ed lo Specialista di fiducia che può illustrare la particolarità, i piani terapeutici e la prognosi del paziente. L'autore non potrà essere ritenuto responsabile di qualsiasi azione intrapresa o non intrapresa in funzione o come risultato dell'interpretazione o della comprensione delle informazioni contenute nella newsletter.

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