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Acerbo chiede soluzioni adeguate per i senegalesi. Domani confronto tra Comune e rappresentanti senegalesi

Tuona l'esponente di Rifondazione: "Che gli immigrati non diventino capri espiatori"

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Incerta la sorte di oltre 300 senegalesi stanziati nell' area di risulta con le loro bancarelle che a seguito dell' ordinanza 420, verranno smantellate: per questo motivo è stato convocato con urgenza un tavolo di confronto per domani 8 agosto in Comune alla presenza del Sindaco Marco Alessandrini e di una delegazione della comunità senegalese.

Maurizio Acerbo di Rifondazione ha chiesto sia il ritiro dell'ordinanza che prevede lo sgombero imminente sia la ricerca di soluzioni che garantiscano legalità e prosecuzione dei processi d' integrazione, onde evitare di vedere nuovamente le bancarelle in centro e rischiare che qualcuno finisca coinvolto nella criminalità: "Una parte dell'opinione pubblica ormai è convita che i suoi problemi siano dovuti agli immigrati, ma il Comune non puo' inseguire questa convinzione: deve parlare al cervello della gente. Vengono indicati come causa di crisi del commercio, non è così e non rendiamoli dei capri espiatori: il problema sta invece nel fatto che hanno permesso venisse costruita intorno a Pescara la più alta concentrazione d'Europa di centri commerciali. Non vorrei che  questo accanimento nei confronti del mercato senegalese serva a  distrarre la comunità da altri problemi più pressanti come lo stato di salute del mare, la pulizia e la sicurezza. Mi auguro che questo blitz venga annullato e che in un  paio di mesi avvenga  un costruttivo confronto con i sindacati e le associazioni senegalesi in modo che il Comune trovi le soluzioni adeguate".

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