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Antonio Tony Daniel Palanza, vittima dei Kamikaze giapponesi, era di origini di Manoppello

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Antonio “Tony” Daniel Palanza nacque, l’11 giugno 1920, a Portland, Cumberland Country, nel Maine da Camillo e Flavia Di Donato.

Il padre era nato a Manoppello, in contrada Vene, il 22 giugno 1892 da Errico e Anna Di Gregorio. La madre era nata, sempre a Manoppello in contrada Carpelle, il 27 maggio del 1897 da Santo e Anna Rulli.

I genitori di Antonio “Tony” Daniel Palanza si sposarono il 21 giugno del 1919 e dopo qualche mese partirono alla ricerca del “sogno americano”. Quando mamma Flavia giunse ad “Ellis Island” era incinta. Non sapeva però di portare in grembo due bambini. Infatti quando partorì, l’11 giugno 1920, nacquero due maschietti a cui vennero dati i nomi di Santo e Antonio.

I due fratelli furono inseparabili fino a quando a dividerli non giunse la Seconda Guerra Mondiale. Entrambi chiamati alle armi, entrambi in Marina, entrambi nella stessa zona di Guerra, il Pacifico, ma su navi diverse. Antonio Daniel entrò nella Marina Militare americana l’8 settembre del 1944 e subito inviato, per essere addestrato, al “Naval Training Center” di Sampson. Poi fu imbarcato sul cacciatorpediniere “U.S.S. Mullary” ed inviato in zona di Guerra.

Il 6 aprile del 1945 la “U.S.S. Mullary”, schierata in appoggio alla “Battaglia di Okinawa”, subì un violento attacco da parte di quattro aerei “Kamikaze” giapponesi. Ed qui che il giovane abruzzese mostrò il suo straordinario coraggio. Incurante del rischio continuò, fino alla fine, a far fuoco contro gli aerei nemici. Poi cadde ucciso. Quando la sua nave, pesantemente danneggiata, rientrò a “Kerama Retto” ad Antonio “Tony” Daniel Palanza vennero riservati gli onori militari.

Successivamente all’eroico ragazzo di Manoppello venne assegnata la prestigiosa “Purple Heart” (decorazione delle forze armate statunitensi assegnata in nome del Presidente degli Stati Uniti ai caduti in coraggiosa azione militare). Il suo corpo riposa nel cimitero militare “Honolulu Memorial” nel Pacifico vicino al centro di Honolulu. Il fratello gemello Santo (aveva servito in guerra sulle navi “USS Wyoming”, “USS Augusta” e “USS Alaska”) morì il 2 marzo del 2010. Santo chiese che le sue ceneri, volle essere cremato, fossero disperse nella zona di mare dove morì, Antonio “Tony” Daniel, il suo caro fratello.

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