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A 122 anni dalla sua nascita ricordiamo un eroe pescarese: Zeno Simongini

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Zeno, Enea, Felice Simongini nacque a Pescara, al numero 30 di Corso Manthoné, il 15 novembre del 1896 da Giovanni (“pittore” - nato a Pescara, il 24 aprile del 1864, da Clito e Maria Giuseppa Monasterio) ed Ermelinda Ridolfi.

Stava frequentando l’Accademia di Modena quando scoppiò la Prima Guerra mondiale. Fu inquadrato, come Tenente di complemento, nel 18° Reggimento Fanteria e inviato in zona di Guerra dove mostrò da subito audacia, coraggio e grande amore per la Patria.

Nell’agosto del 1917 si combatteva, in maniera cruenta, sulle montagne del Carso. Ed è qui che il giovane pescarese saprà scrivere una delle più belle pagine di eroismo.

Il 21 agosto del 1917 su combatteva a quota 220 di Castagnevizza (in sloveno Kostanjevica) una delle più cruente e feroci battaglie della Prima Guerra Mondiale. Si racconterà di feroci combattimenti, di morti, del doloroso lamento dei feriti, di orrori e di scempio dei cadaveri.

In questo inferno Zeno SIMONGINI saprà guadarsi una Medaglia d’Argento “alla memoria” con questa motivazione:

“Simongini Zeno, da Pescara (Chieti), tenente complemento reggimento fanteria. – Aiutante maggiore di un battaglione di prima linea, diede esempio di grande forza d’animo, profondo sentimento del dovere e supremo sprezzo del pericolo. Per tre giorni consecutivi di combattimento, sotto il violento bombardamento nemico, ripetutamente percorse le linee più avanzate per ristabilire i collegamenti, assumere notizie e portare ordini.

Nell’assalto delle postazioni avversarie, accortosi che per l’arresto di alcune ondate, dovuto al violento fuoco di mitragliatrici, l’azione stava per essere compromessa, con somma audacia ed elevato spirito militare accorreva ad esse, le incoraggiava, le trascinava avanti e le conduceva alla vittoria. Colpito a morte mentre le truppe da lui arditamente condotte stavano per superare la trincea nemica, in un ultimo sforzo si dichiarava di aver compiuto il proprio dovere. – Castagnevizza, 19-21 agosto 1917”.

Ricordarlo a 122 anni esatti dalla sua nascita, riportare la sua immagine all’attenzione della sua città, è, secondo noi, un atto dovuto.

Nel “Sacrario”, sito nell’androne dell’Accademia di Modena, tra i nomi degli Ufficiali ed Allievi Ufficiali caduti in Guerra c’è anche quello di Zeno Simongini.

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