Il Teatro Pomponi venne costruito su 2.600 metri quadri di proprietà del demanio: l’aveva fatto sorgere dal nulla, sulle spoglie del fatiscente Padiglione marino in appena 60 giorni, il cavalier Teodorico Pomponi un affarista che si era arricchito commerciando con i muli durante la prima guerra mondiale e nel 1910 era stato appaltatore anche dell’ippodromo della Pineta.
Il 12 febbraio 1920 il Comune, retto dall’allora sindaco di Castellamare Adriatico, Puca, ottenne per 29 anni la concessione del lungo fabbricato costituente il Padiglione Marino, il vecchio stabilimento balneare in fondo a Corso Umberto e di una vasta area all’intorno per ampliarlo e trasformarlo in un grandioso Kursaal con un albergo, teatro e casinò. Ma la delibera presentava tante imperfezioni e doveva essere corretta; poi la Giunta provinciale amministrativa bloccò tutto.