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La fabbrica dell'ex Aurum di Citta Sant'Angelo è di nuovo di proprietà abruzzese

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A distanza di otto lunghi anni torna a nuova vita l'Ex Aurum di Città Sant'Angelo. L'impianto di quattro ettari, con tra grandi capannoni, è stato venduto dall'Ilva di Saranno all'azienda vinicola abruzzese Torri Cantine, costola del Rosarubra Group, che entro l'estate diventerà l'hub di smistamento per l'Europa e per tutti gli altri mercati, compresi quelli orientali, contribuendo alla riqualificazione del territorio e con una non meno importante ricaduta occupazionale sullo stesso.  

La procedura di acquisizione dell'area è stata lunga e piuttosto complessa, a partire dalla trattativa con l'Ilva di Saronno, così come è stato considerevole l'impegno economico, ma ora passa tutto in secondo piano di fronte all'entusiasmo per la nuova avventura. "Non ci saranno tempi morti – annuncia il Ceo di Rosarubra, l'imprenditore Riccardo Iacobone – anzi è già iniziata la selezione del personale, considerato che l'attività inizierà bene presto. Sono decine le persone da impiegare e solo in parte, come enologi e chimici, sono già nel nostro organico. Serviranno impiegati amministrativi e addetti alla produzione, persone motivate, con voglia di fare e che sappiano integrarsi con la nostra squadra già in essere".

Al proposito gli interessati possono già inviare le proprie candidature, correlate da curriculum vitae, all'indirizzo: info@torricantine.it.

L'intenzione di Iacobone è quella di trasferire nella nuova sede tutto il gruppo-vino che attualmente opera a Pescara e Torano Nuovo, uffici compresi. Un'esigenza logistica, visto che gli spazi cominciano a essere sottodimensionati per i numeri da realizzare, ma anche la volontà di creare una nuova realtà dinamica e pullulante. "E' previsto anche uno store – conclude Iacobone - negli spazi che guardano la strada, un locale che sia frequentato dai consumatori e non più un luogo misterioso, seppur affascinante, come è stato l'Aurum negli anni passati. Inoltre, se il Comune di Città Sant'Angelo vorrà (e si presume proprio di sì) potrà utilizzare la struttura per attività culturali".

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