Oggi pomeriggio Giulio ha scelto di difendere con il suo corpo il patrimonio verde storico ed identitario di Pescara, aggredito da un'azione insensata da parte dell'amministrazione comunale.
Un sindaco che con i suoi collaboratori è fuggito ieri, sottraendosi addirittura al semplice contraddittorio sui gravissimi errori segnalati dai cittadini a via del Santuario (e non solo), nonostante avesse concordato la visita poche ore prima in consiglio comunale durante le proteste con tanto di stretta di mano. Una cosa inaudita dal punto di vista democratico.
Il Comune di Pescara ufficialmente non sa neanche la specie dell'albero da abbattere. In un viale storico dove passeggiava D'Annunzio. Un'area vincolata. Questo è il livello di questa amministrazione che a fine agosto non ha neanche concesso qualche giorno alle associazioni per leggere le carte, probabilmente conscia dei limiti evidenti della documentazione a supporto dell'operazione.
Sono intervenuti oggi anche Erri De Luca e Gassman. Si fermino.