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Raccolta porta a porta, Insieme per Pescara incontra Orta e Chiavaroli

L'associazione aveva deciso di diffidare formalmente l’amministrazione prima di procedere con le dovute azioni legali a tutela dei cittadini

Redazione
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In risposta alla diffida presentata dall’associazione di cittadini “Insieme Per Pescara” nel mese di giugno, l’assessore all’ambiente Orta ha presieduto stamattina, presso la sala di giunta di palazzo città, un incontro al quale hanno preso parte il Presidente di Ambiente Spa Riccardo Chiavaroli con alcuni dirigenti dell’azienda, l’avvocato Andrea Lucchi, che assiste l’associazione in diverse iniziative sul territorio, e il presidente dell’associazione Insieme Per Pescara, Luca Liberati. La diffida traeva origine dalle numerosissime segnalazione di cittadini ricevute dall’Associazione relativamente al sistema di raccolta rifiuti porta a porta in zone ad alta densità abitativa quali sono i quartieri di Portanuova, Pescara Centro e Pescara Nord.

Insieme per Pescara, dopo diversi tentativi di interlocuzione, ha deciso di diffidare formalmente l’amministrazione prima di procedere con le dovute azioni legali a tutela dei cittadini che lamentano continui danni e disagi cagionati dal sistema di raccolta “porta a porta”.
I cittadini firmatari della diffida, nel chiedere la risoluzione delle diffuse criticità evidenziate auspicavano, la convocazione di loro rappresentanti per avviare un confronto costruttivo sulla materia. 
Accogliendo tale richiesta l’assessore Cristian Orta ha deciso di convocare i rappresentanti dell’associazione promotrice dell’iniziativa e i vertici dell’azienda Ambiente S.p.A.. 
Durante l’incontro, si è discusso approfonditamente delle modalità di gestione del servizio di raccolta differenziata, ascoltando le istanze e le proposte dei rappresentanti dell’associazione e di altri stakeholder coinvolti. L’Associazione ha ribadito e confermato, , tutte le criticità emerse e già segnalate nelle competenti commissioni comunali, assemblee pubbliche, consigli comunali straordinari. In particolare i cittadini lamentano
-    l’inadeguatezza del sistema “porta a porta” per aree densamente abitate con tessuto urbano costituito da condomini di 40/50/60 famiglie che non dispongono di spazi comuni né esterni né interni
-    la difficoltà di nuclei familiari residenti in appartamenti con spazi limitati, a volte in assenza di balconi, a dover “custodire” per giorni i rifiuti in attesa del giorno calendarizzato per l’esposizione
-    il degrado a cui andranno incontro infrastrutture pubbliche e private (strade, marciapiedi, portoni, ingressi di esercizi commerciali) stante la prolungata presenza di mastelli/sacchetti sul suolo con conseguente sversamenti e percolamenti soprattutto con condizioni metereologiche avverse
-    la scarsa sostenibilità ambientale complessiva in relazione all’aumento di emissioni di rumori ed emissioni di CO2 da parte dei mezzi (per gran parte dotati di motori a combustione) per il ritiro dei conferimenti ad ogni civico.
L’Amministrazione comunale, nel prendere atto delle osservazioni pervenute dai cittadini, ha annunciato che intende sperimentare in alcuni punti già inseriti nel sistema di raccolta porta a porta, l'utilizzo delle campane informatizzate per la frazione umida. Si tratta di cassoni (simili a quelli del vetro di recente installazione) che si aprono con la tessera elettronica e sono gli stessi che Comune e Ambiente avevano già previsto di utilizzare nel prossimo in futuro nella zona più centrale, quella dove il porta a porta non ha ancora preso il via. La loro installazione, che quindi viene anticipata ora su altre strade, permetterà ai cittadini di evitare il posizionamento sui marciapiedi dei sacchi contenenti i rifiuti (solo l'umido). Qualora la fase “sperimentale” che ci è stata annunciata oggi dovesse avere esito positivo, l’Assessore si è reso disponibile a valutare l’estensione di questa modalità anche ad altre aree della città caratterizzate da alta densità abitativa con  un tessuto urbano costituito da grandi condomini e dove possono esserci delle criticità con buste e mastelli. 
Insieme Per Pescara, accogliendo favorevolmente questa apertura, ha ribadito che attraverso la partecipazione attiva, consapevole ed informata della cittadinanza è possibile raggiungere obiettivi che vadano nella direzione del bene comune. Per questo motivo ha inviato tutti i cittadini a collaborare attivamente alla fase sperimentale, affinché vada a buon fine.
Insieme Per Pescara, accogliendo favorevolmente questa apertura, ha ribadito come questi incontro è testimonianza del fatto che solo con la partecipazione attiva, consapevole ed informata della cittadinanza è possibile raggiungere obiettivi che vadano nella direzione del bene comune. Per questo motivo ha inviato tutti i cittadini a cogliere questa occasione di vera partecipazione democratica mettendo in atto comportamenti di che possano far sì che la fase sperimentale vada a buon fine in modo da poter cambiare anche in altre zone il sistema di raccolta. 
Insieme Per Pescara ha confermato la propria disponibilità a proseguire questo percorso condiviso con i cittadini al fine di perseguire gli irrinunciabili obiettivi di transizione ecologica che sia però sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale invitando gli amministratori a valutare sempre con attenzione i risvolti che determinate scelte declinano sulle diverse categorie di cittadini quali residenti, commercianti, disabili, marinai, anziani, etc..
L’Assessore Orta, che ha aggiornato la riunione al mese di settembre per illustrare nel dettaglio le modalità e i tempi di avvio di questa modalità sperimentale, ha colto con favore anche il suggerimento dell’Associazione di organizzare una capillare attività informativa al fine di rendere il cittadino informato, consapevole e partecipe del cambiamento.
A margine della riunione, l’Associazione, nel confermare la propria disponibilità ad ogni più ampia forma di collaborazione, ha reso noto che sospenderà, sino agli esiti della prossima riunione, le attività in corso per l’avvio delle preannunciate azioni legali volte a tutelare i cittadini dai danni e disagi subiti e subendi per il sistema di raccolta in atto.

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