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Gennaro e Santino Spinelli suoneranno per Papa Leone XIV da solisti in Vaticano

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In occasione del Grande Giubileo Mondiale dei Rom e Sinti, in programma il 18 ottobre, al mattino si terrà un evento musicale di straordinaria importanza spirituale, artistica e culturale nell’aula Paolo  VI (Sala Nervi) in Vaticano: un concerto in onore di Papa Leone  XIV. Per eseguirlo sono stati scelti come solisti i musicisti abruzzesi Gennaro Spinelli (violino solista) e Santino Spinelli (Fisarmonica solista), accompagnati dall’Orchestra Europea per la Pace (fra cui: Marco Bartolini, Violino Primo; Rebecca Covaciu, Violino Secondo; Marco   Ciaffarini, Viola; Giulia Spinelli, Violoncello; Gualtiero Lamagna, Chitarra; Evedise Spinelli, Arpa; Federico Binetti, Percussioni e Roxana Ene, Voce). L’evento, trasmesso in mondovisione, vedrà la partecipazione di Rom e Sinti provenienti da tutto il mondo, riuniti in un momento di spiritualità, arte e fraternità universale.

Gennaro e Santino Spinelli sono Ambasciatori      della     cultura romanì nel mondo. Assieme hanno realizzato importanti collaborazioni con alcune delle più grandi orchestre e suonato in paesi di tutto il globo, di recente si sono esibiti da solisti al teatro alla Scala di Milano e al Teatro San Carlo  di Napoli oltre ad aver già suonato per Papa Benedetto XVI e Papa Francesco. 

“Questo concerto – dichiara Alexian Santino Spinelli – rappresenta un abbraccio universale. La           musica romanì è voce di un popolo che ha sofferto, ma che continua a credere nella forza della pace, dell’arte e della fraternità. Suonare per il Santo  Padre   nel cuore della cristianità ancora una volta è per noi un segno di riconoscimento e di speranza per tutti i Rom e Sinti del mondo”.

“Sarà un onore immenso – aggiunge Gennaro Spinelli, anche presidente dell'Ucri (unione delle comunità romanès in Italia) - condividere    la nostra musica davanti a Papa Leone XIV e a d  un pubblico mondiale. Desideriamo trasmettere un messaggio di armonia tra    i popoli: la musica non ha confini, parla     al cuore di tutti e favorisce la coesistenza”.

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