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Ventarole devozionali, fiori di carta e ricami a Manoppello

Nel comune del pescarese si festeggia il centenario delle suore Alcantarine

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Manoppello festeggia il primo Centenario della presenza delle suore alcantarine. Oltre ad educare i bambini dell'asilo, le suore aprirono un laboratorio di artigianato. Il laboratorio, olttre all'insegnamento delle tecniche manuali, si prefiggeva di raggiungere, in modo particolare, scopi culturali e sociali.  Era frequentato, principalmente, dalle signorine del posto, che imparavano a ricamare il corredo personale.

In occasione del Centenario suor Alfonsina, attuale superiora del convento, ha allestito in collaborazione con il direttivo dell'Associazione Culturale "Contea di Manoppello", presieduto da Antonio Mincone, una mostra di alto artigianato. recuperando diverse testimonianze dei lavori eseguiti a suo tempo. Tutte le manifestazioni si svolgono sotto l'egida del Comune, sindaco Gennaro Matarazzo.

Tutti i settori artigianali, praticati a Manoppello fino al 1950 circa, erano presenti nella retrospettiva organizzata in un ala del convento. Nella mostra vivissimo interesse ha suscitato, tra i visitatori, il settore dei ventagli devozionali, detti anche bandierine del pellegrino, settore attentamente curato, a suo tempo, da suor Clara Cerci e da suor Leonilde Caravelli.

La costruzione dei ventagli era dovuta al fatto che le religiose si erano prefisso l'idea di diffondere l'immagine del Volto Santo ai turisti che giungevano a folti gruppi al santuario.

In Abruzzo, i ventagli devozionali erano largamente costruiti in tutte le province. Nel teramano si costruivano,  a Corropoli; nell'aquilano, a Sulmona; nel chietino a Vasto e Guardiagrele; nel pescarese a Penne, a Pescara colli e a Manoppello. In tutti i paesi citati i laboratori erano condotti da privati, a Manoppello, invece, il laboratorio era guidato e condotto dalle suore.

Come ha scritto Vito Giovannelli, l'attività delle suore alcantarine di Manoppello si aggiungeva a quella analoga svolta in Belgio, a Liegi, dalle Carmelitane scalze (Cfr., Vito Giovannelli, Artigianato in convento, Pescara, Sigraf. 2010). I ventagli esposti sono stati forniti dalle collezioniste: Annina Di Cecco, Wanda Capone, Franca Ferrante, Lina Belfiglio e Armida Terreri Una nutrita serie di ventagli, invece, appartiene alle stesse suore. Con i ventagli sono stati esposti anche i favolosi fiori di carta bianca usati ancora per processioni e funerali.

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