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San Cetteo 2015: ripristinata la vestizione dello scapolare del patrono di Pescara

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Il direttivo del Circolo Aternino ha donato alla Cattedrale di Pescara (abate don Francesco Santuccione) un congruo numero di scapolari con l'immagine del protettore. La ricostruzione dello scapolare vuole ricordare la scomparsa del presidente avv. Bruno Sulli (storico) (leggi qui l'articolo sulla scomparsa di Bruno Sulli).

La vestizione è avvenuta alla partenza della processione,  preceduta da Sua Eccellenza arcivescovo mons. Tommaso Valentinetti. Il sacro corteo, oltre alla popolazione dei fedeli, è stato seguito dal sindaco di Pescara Marco Alessandrini e da numerosi membri dell'Amministrazione Comunale. (Leggi il programma del 2015).

La realizzazione dello scapolare, è stata affidata al maestro incisore Vito Giovannelli, che si è avvalso delle indicazioni fornitegli da don Pasquale Brandano, ex Abate di Pescara.

La vestizione dello scapolare da parte dei fedeli che seguivano le processioni fu voluta da Pio XII, il quale l'11 febbraio del 1950 emanò  una specifica bolla nella quale invitava le popolazioni che seguivano le processioni a vestire lo scapolare del santo festeggiato.

L'incisore Giovannelli, nel rispetto delle tradizioni accettate e assimilate dalla collettività, si è rifatto ad una xilografia del Santo Protettore voluta dal re di Napoli Ferdinando IV. L'immagine fatta stampare al regio stampatore Serafino Portile era posta, soprattutto, a protezione delle imbarcazioni allineate nel porto canale di Pescara.

La xilografia, datata 1788, raffigura San Cetteo a protezione della fortezza reale, ultimo presidio militare del regno borbonico. L'antica immagine di San Cetteo assieme alle stampe sacre prodotte negli stabilimenti litografici dei Cascella (leggi qui la storia della famiglia Cascella), dei Ciglia (leggi qui la storia della Litografia Ciglia), dei Peduzzi e dei Pomarici pongono Pescara all'avanguardia delle città del centro Italia per la produzione di immagini devozionali.

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