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Pescara Portanuova allagata, Colli innevati. Foschi: "Alessandrini deve dimettersi"

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“Portanuova bloccata dagli allagamenti, i Colli paralizzati dalla neve e dal ghiaccio. In un sol colpo il sindaco Alessandrini è riuscito a mandare nel caos l’intera città, vittima di una ordinaria giornata di maltempo, ampiamente prevista e puntualmente preannunciata dal Bollettino Meteo di allarme del Centro Funzionale della Protezione civile regionale, di nuovo completamente ignorato dal primo cittadino che infatti solo stamane, alle 7.15, ha deciso di chiudere le scuole, mandando nel pallone di nuovo migliaia di mamme e papà che erano già usciti di casa con i bambini e che di nuovo si sono ritrovati dinanzi agli Istituti con le aule chiuse. Sbagliare è umano, ma perseverare è sicuramente diabolico e il sindaco Alessandrini ha battuto ogni record di superficialità, incompetenza e pressapochismo”.

Lo ha detto Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’.

“Se oggi avessimo scommesso sugli errori del sindaco Alessandrini nell’affrontare l’ondata di maltempo a 5 giorni dall’ultimo episodio, saremmo tutti più ricchi – ha detto Foschi -. Eppure tutti sapevano che sarebbero arrivati gelo, freddo, neve e pioggia: non occorreva la sfera di cristallo, bastava leggere il bollettino inviato con ampio preavviso dal Centro Funzionale della Protezione civile regionale. E il bollettino parlava chiaramente dall’arrivo di neve a basse quote sulla costa adriatica e di rovesci violenti. Tutti lo sapevano tranne, evidentemente, il sindaco Alessandrini che di nuovo ieri ha fatto finta di nulla: non ha fatto spargere il sale nelle zone collinari, poco in realtà quello disponibile in deposito, appena 2 tonnellate, che comunque avrebbe contribuito a evitare la formazione del ghiaccio. E stamane tutte le strade a ovest della ferrovia si sono risvegliate ricoperte di nevischio e ghiaccio che le hanno rese impraticabili. Nel frattempo a Porta Nuova è cominciata la classica emergenza acqua alta: già alle 7 sono state chiuse al traffico via Marconi e via Spaventa, perché l’acqua aveva raggiunto i negozi e le abitazioni al pianterreno. Un’emergenza, in questo caso, inspiegabile, visto che il sindaco Alessandrini si è anche attribuito il merito di aver completato le opere anti-allagamento, opere che evidentemente ha realizzato male visti i risultati odierni che lasciano supporre il mancato funzionamento degli impianti di sollevamento, e anche questo è ingiustificabile visto che il centro-destra aveva lasciato in eredità la progettazione e il finanziamento degli impianti elettrogeni di emergenza, che avrebbero dovuto far funzionare le pompe anche in caso di un black out della linea elettrica cittadina.

Resta che a Pescara non ha funzionato nulla, a partire dai tombini completamente occlusi e che solo in tarda mattinata gli operai del Comune hanno iniziato ad aprire per far defluire l’acqua. A farne le spese di nuovo sono stati i pescaresi, prigionieri in casa a Porta Nuova, o, peggio, quelli residenti nelle zone collinari, che dopo essersi lambiccati il cervello per portare a scuola i figli, una volta arrivati dinanzi agli Istituti, hanno scoperto che il sindaco alle 7.15, dunque con molta calma, aveva emesso l’ordinanza per la sospensione delle attività didattiche. A questo punto - ha aggiunto Foschi – è chiaro che il sindaco Alessandrini non è in grado di gestire non un’emergenza, ma neanche una ordinaria giornata di pioggia, ovvero una ordinaria giornata da sindaco, una constatazione amara che dovrebbe indurlo, una volta per tutte, a dimettersi”.

 

 

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