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Amici di Corso Vittorio Emanuele: "Mancanza di parcheggi e sicurezza rendono difficile gli acquisti"

L’associazione dice la sua su parcheggi e sicurezza per i possibili clienti dei negozi di Corso Vittorio

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“L’online è la risposta ad altri problemi a cui i nostri potenziali acquirenti e clienti fanno ricorso quando è proprio impossibile raggiungerci”. Questo è quanto affermano gli esercenti dell’Associazione “Amici di Corso Vittorio GDA”: i siti di acquisti digitali possono permettersi prezzi vantaggiosi e consegne anche brevi manu in quanto spesso le loro sedi sono in paesi dove la tassazione è di certo minore rispetto a quella a cui siamo soggetti in Italia. 

“Il progresso non può essere fermato, ma vi assicuro che anche chi come me – afferma Dolores Di Cesare, segretaria dell’Associazione e titolare di un centro estetico – non risente della concorrenza di acquisti on-line, qui su Corso Vittorio e vie limitrofe subisce altre problematiche, a cui devono essere dati i giusti nomi: mancanza di parcheggi e caro affitti, giusto per citarne un paio. È invero impossibile per taluni campi, per lo più artigianali quali il lavoro di una sarta, di un professionista, di un medico, di un calzolaio o di chi elargisce servizi alla persona poter parlare di internet come competitor. Ogni giorno ricevo almeno una/due telefonate di disdetta di clienti che dopo aver girato invano anche per oltre un’ora alla ricerca di un parcheggio, rinunciano ai trattamenti e alla seduta. A lungo andare decideranno di trovare professionisti in luoghi più facili da raggiungere e con la possibilità di parcheggiare in tranquillità. Basta pensare che qualche giorno fa un medico ha deciso di ritornare da Corso Vittorio (dove si era trasferito 5 anni fa pensando in un salto di qualità e, quindi, nell’aumento di incassi) alle zone più periferiche di Pescara, poiché quotidianamente riceveva disdette di appuntamenti. L’online quindi è un problema irrisorio rispetto alle innumerevoli clienti che ho perso provenienti dai paesi limitrofi: i problemi sono iniziati dallo scorso luglio con la chiusura a tutti nota dei parcheggi!”. 

E sui parcheggi e sulla relativa sicurezza torna a parlare anche il Presidente dell’Associazione, Antonio Di Giosafat, che aggiunge: 

“Bisogna trovare una soluzione per permettere, a quanti decidono di continuare a darci fiducia recandosi su Corso Vittorio Emanuele II, di fare i propri acquisti in assoluta tranquillità e serenità. È cronaca odierna che in un negozio di telefonia hanno rotto le vetrine per rubare. Una cliente, l’altro ieri, invece, ci è venuta a chiamare, chiedendoci di aiutarla a sostituire la gomma dell’auto, poiché nei parcheggi della stazione, dopo essersi rifiutata di lasciare l’ennesimo obolo agli abusivi, al ritorno dalle compere ha trovato la gomma della propria auto a terra e non per il foro causato da un chiodo. Abbiamo sollecitato le autorità comunali, il prefetto ed il questore a convocare un tavolo di lavoro come già richiesto il 12 marzo scorso in occasione della presentazione ufficiale della nostra Associazione, ma al momento non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Anche l’imminente servizio di raccolta rifiuti porta a porta ci sta destabilizzando. Alcuni negozianti hanno ricevuto tutto il materiale per iniziare, altri nulla, notizie di date ed informazioni rimbalzano da un ufficio all’altro spesso in maniera discordante, ma il problema più grande che si è evidenziato è legato all’orario del conferimento in strada: a partire dalle ore 21.00…e quali negozi, uffici o servizi sono aperti fino alle 21.00? Concludendo, dal nostro canto, siamo pronti a presentare eventi e attività che possano ridare vita a questa arteria importante di Pescara, grazie anche alla sensibilità delle autorità competenti, ma parafrasando il titolo di un articolo apparso ieri su un quotidiano dove si parlava della presenza di meno imprese e negozi a favori di servizi, noi di Corso Vittorio Emanuele II possiamo dire che non è Pescara “che sterza”, ma la gente ….SI! per tornarsene a casa poiché non può raggiungerci!”.

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