Sabato 6 settembre, con inizio alle ore 18 nel teatro Sant'Andrea, si terrà la consueta manifestazione della Settembrata Abruzzese. Nata nel 1952, questa associazione, è stata la casa del dialetto abruzzese nelle varie articolazioni: poesia, teatro, musica popolare. La Settembrata nacque in una fase particolare della vita del Paese, si usciva dalla guerra e si era in piena fase di ricostruzione, c'era la Speranza in un futuro migliore, di Pace e di Serenità .
I fondatori della Settembrata volevano trasmettere il senso di appartenenza, di pace e di valori condivisi e fu scelta, per questo motivo, la chiesa della Madonna dei Sette Dolori a Pescara Colli quale luogo di ospitalità . Nel tempo questo legame si era fortemente consolidato anche se negli anni la Settembrata ha trovato molta solidarietà e attenzione nella chiesa di Sant'Andrea, che ospita l'edizione del 2025, dopo aver ospitato gli eventi degli ultimi anni.
Centrale, dunque, è stato il dialetto, oggi riscoperto anche dalla Rai che valorizza Camilleri, ricordando la Sua attenzione per il territorio. L'edizione di quest'anno della Settembrata darà spazio alla poesia, al teatro e alla musica popolare. Infatti ci sarà la premiazione del concorso di poesia dialettale indetto dall'associazione stessa con la partecipazione di Daniela D’Alimonte.
Altro significativo momento sarà la breve presentazione dello spettacolo teatrale "La figlia di Jorio" in dialetto che verrà presentato il 13 dicembre all'auditorium Flaiano, con gli interventi del regista Danilo Volponi e Antonio Luise. Ci sarà , inoltre, l'esibizione del coro folkloristico di Picciano. Quindi sabato 6 settembre, alle ore 18, presso il Teatro Sant’Andrea non si parlerà di "dialetto", ma si vivrà un pomeriggio immersi nel dialetto. Presidente della Settembrata Abruzzese è lo storico scrittore Licio Di Biase.