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Guido Cerolini: i tagli al sociale sono una omissione di soccorso da parte dell'Amministrazione

la redazione
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Questa mattina alla protesta contro i tagli al sociale che si è tenuta a Pescara davanti al Palazzo di Città ha preso parte anche Forza Italia che dopo la manifestazione parla per voce del coordinatore cittadino Guido Cerolini.

“Oggi sotto il palazzo comunale è andata in scena la disperazione delle 150 famiglie pescaresi che, da un giorno all’altro, si sono viste cancellare o ridurre in maniera drammatica le ore di assistenza domiciliare per familiari, figli, genitori, gravemente malati. Ed è andata in scena la disperazione degli operatori sociali che stanno perdendo il lavoro per quella riduzione, una disperazione alla quale l’assessore Diodati non ha saputo dare risposte: bisogna attendere fino a febbraio sperando di veder ‘regalare’ qualche ora in più di aiuto, ma soprattutto non ha dato alcuna prospettiva concreta circa il ripristino del servizio perché è evidente e scontato che il nuovo bando da 1milione 700mila euro, che a oggi non è stato neanche preparato, non giungerà mai ad affidamento per il primo aprile.

Forza Italia non accetta la posizione di una giunta comunale che oggi ha abbandonato i malati per scelte politiche scellerate, preferendo i concertini e i festival ai bisogni di utenti affetti da patologie invalidanti. Oggi siamo di fronte a un’omissione di soccorso di persone non autosufficienti e all’interruzione di un servizio essenziale programmato consapevolmente, che non esiteremo a sottoporre all’attenzione di altre Autorità”.

“Da assessore alle Politiche sociali con la giunta di centro-destra – ha ricordato Cerolini – avevamo riorganizzato il settore e il servizio stesso, eliminando tutte le situazioni clientelari, ad esempio quegli utenti che usufruivano in modo improprio dell’assistenza solo nel giorno in cui la propria badante era di riposo, una scrematura che ci ha permesso di potenziare le attività per coloro che ne avevano reale necessità. Non solo: quando due anni fa si ridussero al minimo i flussi dei finanziamenti regionali, abbiamo sempre e comunque garantito la continuità del servizio, con gli stessi standard, semplicemente tagliando tutto ciò che poteva sembrare superfluo, come concertini, luminarie natalizie, contributi a pioggia, incarichi esterni, e prebende elettorali, tutto pur di tutelare il settore sociale. Oggi assistiamo alla distruzione di quello stesso settore da parte del Pd che ha messo in ginocchio 150 famiglie, ricordando che il taglio dell’assistenza domiciliare non è stato un fulmine a ciel sereno, non è stato un imprevisto improvviso piombato sull’amministrazione, ma è stato deciso e programmato già da settembre scorso, quando ho lanciato il primo allarme che l’assessore delegato Diodati ebbe anche il coraggio di smentire.

L’amara sorpresa d’autunno era infatti contenuta in una determina del 31 luglio scorso, pubblicata solo il 31 agosto, in cui si parlava della proroga dei servizi. In sostanza, per il Comune di Pescara è scaduto, il 6 agosto 2015, e il sindaco Alessandrini ha irresponsabilmente avviato una nuova gara d’appalto per la copertura del servizio sino al 31 marzo 2016, ossia pochi mesi. Peccato che sia nella proroga che nella nuova gara d’appalto abbia previsto il taglio drastico del servizio di assistenza domiciliare socio-assistenziale (Sad), Domiciliare integrata (Adi), per anziani e disabili, e del Trasporto disabili, che fanno parte dei Liveas, ossia dei Livelli essenziali di assistenza. Ovvero: con l’appalto triennale 2012-2015 la nostra giunta di centro-destra aveva previsto una spesa di 1milione 499mila 189,62 euro annuale, per la copertura di 90mila ore lavorative annuali, ossia 7.500 ore al mese di assistenza. Nella nuova gara d’appalto hanno operato una contrazione abnorme del monte ore lavorativo che è passato a circa 1.200 ore al mese. Ho subito denunciato tale scelta scellerata e irresponsabile dell’assessore Diodati ricordando che quel taglio si sarebbe riversato sulle spalle dei cittadini che hanno il diritto di usufruire dell’assistenza del Comune a causa di condizioni socio-sanitarie di forte precarietà. Ho denunciato – ha detto il Coordinatore Cerolini – che ciascun utente si sarebbe visto ridurre in maniera drastica le ore di assistenza, con la disperazione di tutti quegli anziani non si possono permettere l’eventuale ricorso a privati e che oggi resteranno in condizioni di abbandono. L’assessore Diodati lo scorso autunno mi ha smentito: oggi si è invece avverato ciò che era scritto nei documenti approvati dal sindaco Alessandrini che ha consapevolmente cancellato l’assistenza a 150 malati, ai quali ora chiede di pazientare, sperando di poter ri-incrementare quel monte ore, ma non prima di febbraio, una follia per chi vive un’emergenza sociale. Non solo – ha aggiunto Cerolini -: ora ci preoccupa il futuro perché lo scorso 30 dicembre la giunta Alessandrini ha approvato una delibera di indirizzo nella quale detta le linee per la programmazione del Piano di Zona dei servizi sociali fino a fine 2017, una delibera fittizia che si basa sulla speranza che la Regione eroghi fondi pari a 1milione 204mila euro che il Comune non ha alcuna intenzione, altrimenti, di trovare e coprire. Ma fatta la delibera il bando non è ancora stato pubblicato, tradotto non si farà mai in tempo a chiudere tutta la procedura con l’affidamento entro il primo aprile. Ciò significa che il taglio dei servizi non sarà solo per tre mesi, ma andrà avanti sino a fine anno, e questo per le scelte politiche irresponsabili di una giunta inadeguata. Forza Italia chiede che il servizio venga ripristinato e garantito nella sua completezza subito, predisponendo una variazione di bilancio urgente, ricordando che l’assistenza domiciliare è un servizio essenziale per la tutela dei malati e che la sua interruzione potrebbe prefigurare delle responsabilità precise in capo al Comune di Pescara. Responsabilità che valuteremo come sottoporre all’attenzione delle Autorità. Nel frattempo vigileremo sull’erogazione di tali servizi e ci prepariamo a una nuova massiccia mobilitazione del territorio”.

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