Importanti novità sono in arrivo sul fronte istruzione - formazione professionale per quanto riguarda i percorsi scolastici triennali e quadriennali.
Al fine di garantire ai giovani un migliore percorso di formazione teorico/pratica, anche in Abruzzo verrà sperimentata l'alternanza scuola-lavoro, il così detto sistema duale. Con l'alternanza scuola-lavoro, nel biennio 2015/2017, si potranno formare i giovani studenti favorendone sia l'apprendimento che il successivo e fondamentale passaggio al mondo lavorativo.
Gli studenti, con l'alternanza scuola-lavoro, assolveranno anche all'obbligo di istruzione e formazione conseguendo, all'interno dei loro percorsi formativi, i rispettivi titoli di studio (qualifica per i percorsi triennali e diploma per i quadriennali); inoltre saranno rilanciati l'apprendistato di primo livello per la qualifica e il diploma professionale e quello di terzo livello per l'alta formazione e la ricerca.
L'Abruzzo, per l'anno 2015, oltre ai 938.983 mila euro a già utilizzati avrà a disposizione ulteriori 431.980 mila euro. Per il 2016 la somma sarà decisa con un successivo decreto ministeriale.
Per avviare il progetto, nella giornta di ieri, a Roma, è stato sottoscritto un protocollo tra il sottosegretario di Stato al Lavoro e alle Politiche Sociali, Luigi Bobba, e gli assessori regionali al Diritto all'Istruzione, Marinella Sclocco, e al Lavoro e Formazione, Andrea Gerosolimo. Tale sottoscrizione arriva dopo l'intesa intesa approvata durante la Conferenza permanente Stato/Regioni, tenutasi nel settembre scorso, e rappresenta uno degli strumenti attuativi della "Riforma della Buona Scuola" e del "Job Act".
I due assessori regionali, presenti ieri a Roma, si ritengono soddisfatti e commentano:
“Il nostro obiettivo primario è quello di rilanciare l'istruzione e la formazione all'interno della nostra Regione, questo è possibile solo grazie all'attuazione dei percorsi di sviluppo e rafforzamento dei percorsi di transizione scuola-lavoro, con la collaborazione delle scuole, delle imprese e delle associazioni di categoria, tenendo in considerazione anche le metodologie adottate in altre Regioni.
Tutto questo richiede, però, la costruzione di un sistema di formazione di qualita'. Ci auguriamo, per questo, che a seguito di un confronto continuo si individuino modelli condivisi ed azioni da intraprendere tra tutti gli organi impegnati nell'ambito dell'istruzione e della formazione professionale e delle politiche attive del lavoro, capaci di assicurare un' integrazione tra le diverse attivita' ed iniziative sviluppate nei diversi ambiti, assicurando uno scambio reciproco d'informazioni"