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120 milioni di euro per nuove pasticcerie e formazione dei detenuti.

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La CONPAIT (Federazione Italiana Pasticcieri), il cui presidente è Federico Anzellotti abruzzese di Miglianico, ha stanziato un fondo di 120 milioni di euro a favore dell’apertura di nuove pasticcerie in tutta Italia.

"La pasticceria italiana - spiega Federico Anzellotti - è presente in tutto il mondo e, ormai, è in atto un testa a testa con quella francese, ma le Istituzioni devono tutelare e riconoscere a pieno titolo la nostra professionalità. Per spingere sul versante qualità, professionalità e formazione noi della CONPAIT, grazie al sostegno delle aziende partner, abbiamo costituito un fondo di 120 milioni di auro, da destinare all'apertura di 10 mila attività, mediante un contributo a fondo perduto di 12 mila euro e la nostra consulenza per sostenere le start up".

L’associazione pasticcieri, con questo finanziamento, ha voluto, oltre che dare la possibilità di aprire nuove imprese, sconfiggere, soprattutto, il lavoro nero.

Anzellotti ha dichiarato che: “"Si stima che in Italia 18 mila addetti alla pasticceria operino in nero, generando un danno per il comparto, per la nostra professionalità e per le casse dello Stato. Pensate che, da una nostra indagine, è emerso che nella sola Pescara, realtà che da abruzzese conosco bene, esistevano 58 addetti che producevano dolci in casa, in nero

Per poter accedere a questi fondi gli interessati possono consultare la pagina web della CONPAIT dove potranno trovare la modalità di partecipazione.

La CONPAIT, oltre alla possibilità di creare lavoro attraverso nuove attività imprenditoriali, ha voluto dare ai detenuti l’occasione di un riscatto avviando con il Ministero della Giustizia un protocollo d'intesa per insegnare loro l’arte della pasticceria.

Durante la manifestazione di Arte e Moda, tenuto a Penne venerdì 6 maggio, la senatrice Federica Chiavaroli, sottosegretario al Ministero della Giustizia, ha dichiarato:

"Stiamo investendo per formare i detenuti e avviarli ad una professione, anche perché in Italia più del 60% degli ex detenuti torna in carcere a distanza di poco più di un anno. Per combattere questa recidività, vogliamo avviare i detenuti verso una professione che consenta loro una seconda chance e non li faccia tornare più in carcere, una volta usciti. Ringrazio CONPAIT che sta avviando questo percorso con il Ministero della Giustizia.

La CONPAIT per questo progetto metterà a disposizione pasticcieri professionisti che potranno formare i detenuti novelli pasticcieri.

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