“Dopo 12 anni di successi, l’iniziativa ‘Lo Sport non va in Vacanza’ finisce in soffitta per colpa della giunta Alessandrini. L’amministrazione comunale ha infatti deciso di non rifinanziare un’attività straordinaria che ogni anno permette a circa 800 bambini di trascorrere un mese d’estate svolgendo discipline ludico-sportive nei principali impianti della città, costituendo un valido sostegno anche per le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano e non hanno una rete familiare cui appoggiarsi per i propri figli. E non avendo stanziato fondi, a meno di un mese dall’ipotetico inizio della tredicesima edizione dell’iniziativa, il sindaco Alessandrini decide di cercare sponsor sul territorio, approvando non l’avviso pubblico, ma una semplice delibera di indirizzo, lasciando trascorrere i giorni nell’inerzia, anziché ingranare la marcia e reperire nel proprio bilancio appena approvato, le risorse necessarie. L’ennesima vergogna per un sindaco che non sa neanche cosa significhino le ‘politiche per la famiglia’, e per un assessore, Giuliano Diodati che, di nuovo incapace di incidere sull’azione dell’amministrazione, dovrebbe dimettersi”.
La denuncia è arrivata dal Coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini, raggiunto dalle telefonate allarmate di decine di famiglie.
“‘Lo Sport non va in Vacanza’ è un’iniziativa di eccellenza da sempre promossa dal Comune – ha ricordato il Coordinatore Cerolini -, che ha il preciso obiettivo di aiutare in maniera concreta le famiglie in cui entrambi i genitori hanno la necessità di lavorare fuori casa anche d’estate, o comunque non hanno le possibilità per portare i propri ragazzi in vacanza fuori città o al mare tutti i giorni. Ecco allora che il Comune per 12 anni ha offerto a ben 800 bambini, tra i 6 e i 13 anni, la possibilità di trascorrere le proprie mattinate facendo sport, divertendosi e socializzando con i propri coetanei, e comunque svolgendo un’attività sana, iniziativa sempre svolta con il Coni anche per avvicinare i ragazzi allo sport. La passata amministrazione comunale di centro-destra, peraltro, ha sempre svolto l’iniziativa a costo zero per le famiglie, che versavano solo una quota di circa 10 euro per i costi dell’assicurazione, ma già lo scorso anno qualcosa si era rotto nel meccanismo e infatti la giunta Alessandrini ha introdotto una quota di compartecipazione delle famiglie alle spese, determinando, comunque, una ingiusta auto-esclusione di molti bambini, perché era evidente che chi magari aveva 2 figli non riusciva a sostenere due rette. Ma il peggio doveva ancora arrivare: lo scorso 8 marzo, dunque con larghissimo anticipo, il Presidente del Coni regionale Imbastaro scrive al sindaco Alessandrini per riproporre l’iniziativa, organizzandosi per tempo. Sindaco e assessore a chiacchiere si dichiarano disponibili, ben consapevoli, ovviamente, della ricaduta sociale dell’attività e, soprattutto, delle ricadute in termini di consensi in caso di un’eventuale diniego. Addirittura si ipotizza anche di ampliare l’organizzazione, individuando non tre, ma addirittura 4 impianti sportivi da mettere a disposizione dei bambini dal 13 giugno al 12 agosto, mobilitando dunque Villa de Riseis per l’intera giornata. Ma, dinanzi a tanta disponibilità, accade l’imprevedibile: viene redatto il bilancio di previsione e nessuno si ricorda di prevedere le risorse per finanziare ‘Lo Sport non va in Vacanza’, non se ne accorge il sindaco Alessandrini, impegnato a trovare i 100mila euro da destinare al turismo e ai Grandi Eventi, ma, cosa ancor più grave, non se ne accorge neanche l’assessore allo Sport e alla Sanità Diodati. Passano i giorni e si arriva a metà maggio, quando in teoria dovrebbe già essere pronto il bando per aprire le iscrizioni dei ragazzi all’iniziativa. E invece, al posto del bando, spunta tra le pubblicazioni del Comune una delibera, la numero 289, approvata il 10 maggio scorso, in cui il sindaco e la giunta, in sostanza, si autodenunciano, confessano che, sì, l’amministrazione vorrebbe aderire alla proposta del Coni, ma che non ci sono i soldi necessari, nonostante l’approvazione-lampo del bilancio in Consiglio comunale. E allora non resta che cercare soldi all’esterno del Palazzo comunale, ovvero sperare che, da qualche parte, spunti uno sponsor esterno che, non si sa bene per quale rientro d’immagine e di marketing, decida di finanziare un’iniziativa di carattere prettamente sociale. Un’assurdità visto che oggi l’epoca dei ‘mecenati dalfonsiani’ è tramontata, e lo sa bene anche il sindaco Alessandrini che per un anno ha tenuto in pubblicazione l’avviso per trovare sponsor per i suoi ‘grandi eventi’ e, dopo il flop delle candidature, pari a zero, è stato costretto a mettere mano al portafogli e a trovare 100mila euro per accontentare l’assessore Cuzzi. Ma il peggio non è finito, perché a un mese esatto dall’ipotetico inizio de ‘Lo Sport non va in Vacanza’, previsto per il 13 giugno, l’avviso per la caccia agli sponsor non è comunque stato pubblicato, e non vi è nulla di più di quella delibera di indirizzo. In altre parole – ha ribadito il Coordinatore Cerolini – il sindaco Alessandrini cerca di tutelare l’apparenza, ma nella sostanza sta archiviando per sempre la manifestazione.
Peraltro chiedo anche che fine abbiano fatto i 15mila euro che i consiglieri comunali di centro-destra hanno fatto stanziare in bilancio per ‘Lo Sport non va in Vacanza’ facendo approvare un emendamento ad hoc. Evidentemente, passata la festa del bilancio, gabbato il santo. Ovviamente non intendiamo consentire la morte di quella manifestazione, e Forza Italia chiede al sindaco Alessandrini di varare subito una manovra di bilancio attraverso una variazione per grattare dai 100mila euro destinati ai Grandi Eventi la somma necessaria per finanziare ‘Lo Sport non va in Vacanza’, concerti e pailette possono aspettare che qualche mecenate si faccia avanti perché famiglie e bambini hanno la priorità”.