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La fontana "La Meridiana" versa nel degrado. Fiorilli: "E' vergognoso"

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“Una piastra sporca, lurida, priva di acqua; i canali di scolo pieni di rifiuti di ogni genere, dalle cartacce ai bicchieri di plastica, alle foglie secche trascinate dal vento con la sabbia sino agli escrementi degli animali di passaggio. I bocchettoni, da cui l’acqua fuoriusciva per scivolare, ormai rotti e tutt’attorno un degrado tangibile che denuncia l’azione dei vandali. Sono queste le condizioni desolanti in cui versa la fontana ‘La Meridiana’ situata nel centro della passeggiata sulla riviera sud, una vera opera d’arte voluta dalla precedente amministrazione e che la giunta Alessandrini ha ovviamente ritenuto fosse opportuno abbandonare e far marcire, forse per un misero dispetto politico, in realtà arrecando un danno d’immagine ed economico alla città stessa. L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ lancia la sua denuncia, facendosi portavoce dei cittadini stessi, circa le condizioni vergognose in cui è abbandonata la struttura, chiedendone l’immediata manutenzione e riattivazione, ricordando che si tratta di un patrimonio pubblico, realizzato con soldi pubblici e, in quanto tale, assoggettabile all’attenzione della Corte dei Conti”.

Lo ha detto l’avvocato Berardino Fiorilli, promotore dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’.

“Fra meno di un mese la riviera sud diventerà la scenografia dell’unico grande evento, ormai, dell’estate pescarese, l’Iron Man, tra qualche giorno si aprirà ufficialmente la stagione balneare e il litorale di Porta Nuova si presenterà in condizioni scandalose – ha sottolineato l’avvocato Fiorilli -, che certamente non potranno essere risolte con una passata di lucido, una spazzata e una lavata. A partire dalla Fontana La Meridiana, quell’installazione ideata, progettata e inserita in maniera straordinaria e funzionale nell’ambito dell’opera di riqualificazione storica realizzata dal centro-destra sul lungomare sud, una struttura all’avanguardia, divenuta in pochi mesi opera da manuale, che ha positivamente stravolto l’aspetto della riviera, da sempre considerata la ‘cenerentola’, rispetto al lungomare nord, dando una centralità specifica al punto di incrocio tra via Pepe e il lungomare Cristoforo Colombo. Quello è divenuto il punto di incontro del nuovo e del bello, da cui poi si è snodato l’intervento che ha interessato il tratto compreso tra via Pepe e sino all’altezza del Teatro d’Annunzio, dove purtroppo l’intervento si è bruscamente interrotto per la miopia politica del Pd. Al sindaco Alessandrini abbiamo però lasciato in eredità un’opera bella, funzionale, straordinaria, attraente, punto di incontro e di socializzazione per tutta la cittadinanza, una vera piazza sviluppata attorno alla fontana, studiata appositamente per il lungomare Colombo, con giochi d’acqua e di colori e, tutt’attorno, una sorta di balconata, con le sedute, affacciata sul mare. Dunque un’opera che aveva dato un segno distintivo oltre che dignità all’intera area. Oggi di quell’opera caratteristica è rimasta solo la muratura: da mesi la fontana è stata disattivata, l’acqua chiusa e i giochi di colore sono stati spenti, così come le luci che di notte rendevano visibile la Meridiana. E, tolta l’acqua, tolti i giochi di luce, vandali e degrado hanno preso possesso della fontana, in cui crediamo che siano saltati i meccanismi interni. I bocchettoni dell’acqua sono visibilmente rotti, spezzati, e per essere ripristinati richiederanno una enorme spesa di denaro pubblico; il canale di raccolta dell’acqua che gira tutt’attorno alla Meridiana è pieno di immondizia di ogni genere, dalla sabbia e le foglie trasportate dal vento, ai bicchieri di carta, di plastica, le cartacce, e molto altro, materiale sicuramente abbandonato da incivili, ma la loro presenza, in proporzioni tali da otturare gli stessi pozzetti, sono segno che quella fontana non ha subito un benché minimo intervento di pulizia o manutenzione ordinaria almeno dalla scorsa estate. È stata semplicemente spenta e abbandonata. Per non parlare degli elementi strutturali addirittura staccati in alcuni punti e del marmo delle sedute attorno imbrattato in modo vergognoso dai vandali, approfittando dell’incuria della pubblica amministrazione che ha invece l’obbligo di vigilare e curare il patrimonio pubblico 365 giorni l’anno. Non solo: per cinque anni, dal 2009 al 2014, la precedente amministrazione ha garantito la cura quotidiana delle nostre fontane, che sono anche un’attrazione turistica, affidando il servizio ad aziende specializzate, ogni volta individuate tramite apposite gare. Oggi chiediamo dove sia finito quel servizio che, se fosse proseguito, evidentemente avrebbe scongiurato tanto degrado. E dove sono finiti i soldi stanziati per la manutenzione di tali impianti cittadini. Ovviamente – ha aggiunto l’avvocato Fiorilli – riteniamo il degrado della Meridiana specchio del modus operandi del sindaco Alessandrini e della sua giunta, incapaci di gestire le nostre risorse; chiediamo un intervento immediato di bonifica e di riattivazione della struttura, e soprattutto chiediamo di conoscere i costi e i tempi di tale operazione, evidentemente oggi irrinunciabile. A fronte di ulteriori ritardi, valuteremo l’opportunità di un ricorso alla Corte dei Conti”.

 

 

 

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